tribunaleDopo quasi due anni, si è conclusa la vicenda che vedeva alcuni condomini citati in giudizio a causa di una mancata ottemperanza ad un’ordinanza emessa dal comune di Canicattì. Presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, si è concluso il processo nei confronti di sei persone imputate di non aver messo in sicurezza un palazzo che , secondo l’Ente pubblico, sarebbe stato a rischio crollo. Il giudice monocratico di Canicattì, Luca D’Addario, ha emesso la sentenza di assoluzione perché i fatti non sussistono nei confronti dei seguenti imputati: Lupo Vincenzo e Lupo Antonio; Filomena Gallo; Guglielma Lalicata; Vincenzo Dibella e Alfonso Aleo. I fatti si riferiscono al 2006. Il Comune di Canicattì, a seguito di alcuni controlli messi in atto per salvaguardare la pubblica incolumità, avrebbe appurato che un condominio sito in contrada Reda avrebbe mostrato dei cedimenti strutturali che ne avrebbero compromesso la stabilità. A seguito dei controlli effettuati dai tecnici dell’Utc, l’amministrazione comunale emise un’ordinanza di messa in sicurezza dello stabile da eseguire nei termini perentori di 30 giorni. La difesa è riuscita a dimostrare che gli inquilini avrebbero agito per sistemare i danni ma che il tempo stabilito dall’amministrazione comunale sarebbe stato inidoneo a realizzare degli interventi duraturi e per tale motivo gli imputati non avrebbero rispettato i termini citati nell’ordinanza comunale. Il giudice D’Addario, valutati gli atti in camera di consiglio, ha ritenuto valide le motivazioni addotte dalla difesa ed ha emesso il dispositivo contenente l’assoluzione perché il fatti non sussistono.