Il cannolo siciliano sfida la torta sacher, la crema catalana, il babà napoletano, lo strudel tirolese. Si riuniranno a Piana degli Albanesi alle porte di Palermo dal 16 al 19 aprile, i grandi pasticceri d’Europa in una dolcissima gara culinaria, giudice il patron Edoardo Raspelli. Una festa per golosi, Cannoli and Friends, ma anche la riscoperta dell’entroterra del palermitano con i suoi angoli segreti come la reggia borbonica immersa nel bosco secolare della Ficuzza, da qualche anno perfettamente restaurata e aperta ai visitatori. Qui Ferdinando III di Borbone, innalzò il Regio Casino dove abitava durante la stagione della caccia, immersa tra le querce, di fronte alla suggestiva Rocca Busambra, uno dei più alti massicci della Sicilia, dove si annidano rari esemplari di uccelli rapaci. Piana degli Albanesi (vi si giunge imboccando la fondovalle Palermo-Sciacca, uscita ad Altofonte) è tutta da scoprire per la cultura arbareshe che si ripropone nei riti ortodossi, tra cui le festività della Pasqua, gli antichi costumi femminili e i gioielli, le icone del Seicento e del Settecento. Molti dei tesori d’arte sacra sono custoditi nelle chiese barocche di San Giorgio, la più antica del paese, e di San Nicola, che ospita il museo diocesano. I palermitani, che conoscono bene la supremazia dei cannoli usciti dalle mani dei pasticceri di Piana, avranno un’occasione in più per gustare la vasta gamma di dolci proposti durante il festival. I cannoli sono noti per la dimensione della cialda croccante e per la traboccante quantità di crema di ricotta di pecora freschissima, guarnita solo dall’immancabile scorzetta d’arancia candita. I turisti scopriranno finalmente che cosa significhi, in termini di palato, un cannolo alla ricotta, rifuggendo una volta e per tutte dalle molte imitazioni. I migliori, a Piana degli Albanesi, si possono gustare al Bar Elena (via Giacomo Matteotti 36 , tel 091.85.74.513), detentore del 1° premio sulla qualità vinto durante la sagra del cannolo, che nel 2008 ha realizzato il cannolo più grande del mondo. Oppure all’Extrabar (piazza Vittorio Emanuele 4, tel. 091.85.71.033). Dal 1955 offre tutta la pasticceria tipica siciliana: dalle cassate alle paste di mandorla o di pistacchio, dalle sfince di San Giuseppe ai biscotti al miele, anche se i dolci con la ricotta rimangono la loro specialità.
Fonte: http://viaggi.corriere.it