nic-gutaSi è riunito  mattina in prefettura il tavolo tecnico che ha valutato la fattibilità   del  tanto discusso concerto dell’artista rumeno Nicolae Guta. Alla fine, dopo aver  controllato gli archivi di precedenti manifestazioni tenute dall’artista Romeno la commissione pubblici spettacoli e le forze dell’ordine hanno deciso di dare il parere favorevole. Il concerto dunque si terrà regolarmente il prossimo 19 giugno nello stadio comunale Carlotta Bordonaro di Canicattì. ” Qualcuno ha voluto farsi propaganda politica mettendo in giro false voci e innescando un ingiustificato allarmismo – dice  Fabio Belmonte, uno degli organizzatori –  valuterò insieme alle forze dell’ordine se ci sono gli estremi per una denuncia per procurato allarme.  In questi giorni sono stato tempestato da telefonate dei più grossi network romeni come ad esempio Antenna uno, che  ci ha confermato che, in nessun concerto tenuto da Guta, si sono verificati disordini. Questa propaganda negativa ha frenato le vendite e creato panico  ingiustificato, qualcuo dovrà renderne conto”.  Ad accusare l’artista di avere dei testi inneggianti alla violenza era  stato anche il sacerdote ortodosso della comunità romena di Canicattì, Padre Julian,  che ha invitato i suoi connazionali a disertare il concerto Rom dell’artista Nicolae Guta. ” In Romania è nato un caso nazionale a causa di questa presa di posizione – conclude Belmonte –  la vicenda è stata discussa su tutti i principali network nazionali. Anche per il sacerdote potrebbero scattare delle querele”. Nei giorni scorso era stato Mimmo Licata, vice presidente del consiglio comunale ad accusare l’amministrazione di  aver messo in atto un comportamento poco responsabile. “ Abbiamo appurato che erano solo sciocchezze mirate a cavalcare l’onda – commenta il primo cittadino –  la nostra amministrazione, quando  è stato chiesto il patrocinio ha valutato la fattibilità ed è stata ben felice di dare l’ok, previa verifica di tutti i presupposti relativi all’ordine pubblico. La commissione pubblici spettacoli della provincia e le forze dell’ordine hanno confermato che il nostro operato è stato corretto”.