“”Continua l’attività di contrasto alle truffe all’INPS da parte delle Fiamme Gialle dell’Agrigentino. Questa volta, a Canicattì (AG), la locale Tenenza, ha scoperto sia una falsa associazione agricola, sia un imprenditore edile, sconosciuto al fisco, che pur non avendone i requisiti, hanno indebitamente percepito indennità di disoccupazione agricola, per circa 90.000 euro dal 2003 ad oggi. Tutti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria””.
Il sistema architettato, era quello di “camuffare” un’impresa commerciale, che di fatto non avrebbe avuto titolo ad accedere ai benefici previsti per il comparto agricolo, in una “associazione agricola” (costituita formalmente ma di fatto inesistente).
Gli autori con tale raggiro, raggiungevano così un duplice scopo: quello di beneficiare di regimi fiscali agevolativi – previsto per le associazioni e/o cooperative agricole – nonchè quello di percepire le indennità di disoccupazione agricola, a danno dell’erario e dell’INPS.
L’associazione, risultata poi essere in realtà un’impresa dedita al commercio di uva da tavola, impiegava, per il periodo delle campagne stagionali, quali braccianti agricoli i titolari dell’impresa commerciale stessa, facendo così maturare a questi ultimi, le giornate di lavoro previste per poter, poi successivamente, accedere al sussidio previsto per il periodo di disoccupazione (cd.: disoccupazione agricola).
Un deciso passo avanti degli architetti della truffa: non più falsi braccianti agricoli operanti in terreni inesistenti o incolti, come avveniva in passato, ma ideatori di più complessi sistemi aventi però lo stesso identico fine, purtroppo molto diffuso nelle nostre zone, cioè quello di percepire annualmente somme erogate dall’INPS con enorme danno per la collettività.
Diversa invece è la posizione dell’imprenditore edile, il quale, risultando sconosciuto al fisco, nella sua qualità di evasore totale, pur avendo conseguito negli anni oggetto del controllo, elementi positivi di reddito non dichiarati per circa 330.000,00 euro, che lo avrebbero escluso da qualsiasi beneficio a sostegno del reddito, maturate le giornate da bracciante, presentava formale richiesta agli uffici competenti, nella sua qualità di disoccupato.
L’attività ispettiva condotta dai Finanzieri si è conclusa con la segnalazione all’A.G. di sei responsabili ed ha inoltre consentito di contestare violazioni alla normativa fiscale segnalando al competente ufficio finanziario elementi positivi di reddito non dichiarati per più di 630.000,00 euro e maggiori imposte dovute per IVA ed IRAP per circa € 340.000,00.
Questi i primi risultati di un’attività di controllo che prosegue incessante e che sicuramente porterà ad ulteriori risvolti.
AGRIGENTO, 13 OTTOBRE 2009