Come Lei ricorderà il sottoscritto, nella qualità, si è rivolto, in diverse circostanze, a codesta istituzione per chiedere interventi al fine di poter trovare soluzioni ai problemi segnalati.
Debbo dare atto che i suoi interventi sono stati sempre puntuali e risolutivi. Non ultimo quello relativo al problema idrico, (acqua inquinata) circostanza che ha visto il sottoscritto, in prima battuta, e poi successivamente il Consiglio Comunale, condurre una battaglia civile al fine di poter ottenere un servizio civile per la comunità.
Non mi soffermo sui fatti,ormai noti a S.E., ma La debbo informare, che subito dopo l’incontro che Lei ha indetto con i Sindaci, ASP, Girgenti Acque ed altri – dal quale sortiva, in maniera inconfutabile, la verità sull’arte e nel contempo si delineavano i primi interventi risolutivi al problema – Il Sindaco della mia citta, Rag. Vincenzo Corbo, ha ritenuto opportuno sporgere querela nei miei confronti per l’ipotesi di reato “Procurato allarme e diffamazione”; notizia diffusa dalla stampa nella stessa giornata del deposito della querela presso il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Non può immaginare lo stupore.
Io personalmente mi sono attenuto scrupolosamente al mio dovere di consigliere comunale informando il primo cittadino, attraverso una segnalazione scritta, allegando certificati di analisi, di una lamentela diffusa di tutta la comunità sul problema acqua inquinata.
Due ordinanze del Sindaco, che vietavano l’uso dell’acqua ai fini potabili, come S.E. ricorderà, diedero conferma delle lamentele della cittadinanza.
Nell’incontro che S.E. ha concesso ad una delegazione del Consiglio Comunale, di cui il sottoscritto ne era parte, ricordo le Sue precise raccomandazioni invitandoci alla calma e nel contempo ad evitare qualsiasi polemica con il Sindaco, perchè da lì a qualche giorno avrebbe incontrato le parti per trovare le giuste soluzioni. Bene noi ossequiosi abbiamo atteso la sua risposta che è arrivata puntualissima, ma abbiamo, per quanto mi riguarda, ricevuto una risposta del tutto diversa e diametralmente opposta da parte del Sindaco che invece di definire la questione con il formale comunicato alla cittadinanza che il problema volgeva ormai a definizione, sortiva anche con una querela nei miei confronti per l’ipotesi di reato “procurato allarme e diffamazione”.
Mi spiace, non vorrei tediarla ulteriormente, ma come vede i buoni propositi da S.E. raccomandati sono stati disattesi dal Sindaco, che attraverso la sua azione, biasimata e stigmatizzata dal Consiglio Comunale, e da migliaia di atti di solidarietà espressi nei miei confronti, dai semplici cittadini, finisce per rendere assolutamente vano ogni tentativo di dirimere una vicenda che ora si veste di ridicolo sino al punto di compromettere per il futuro il comportamento democratico e civile del consigliere comunale che nell’esercizio delle sue funzione deve pure preoccuparsi di poter incorrere in queste assurde azioni.
Mi scusi ancora una volta per questa mia lettera, ma ho voluto informarla sia sui fatti e per la mia intenzione di volermi dimettere dall’incarico di Consigliere Comunale, per potermi difendere da semplice cittadino da questi assurdi ed infamanti attacchi che rischiano di dipingere di assurdo le azioni politiche che vedono il sottoscritto coinvolto in prima persona.
Colgo l’occasione per porgere sentiti auguri di un sereno Natale ed un ricco e prosperoso anno nuovo, pieno di successi, nella speranza che questa nostra Provincia possa risalire la china.
Canicattì 23 dicembre 2009
Carmelo Vaccaro