giovani1I  giovani canicattinesi, giorno dopo giorno esternano la loro inquietudine per l’immobilismo che vige a livello burocratico. La nuova generazione è stanca di non poter lavorare e divertirsi come vorrebbe.  I giovani credono  ad un miglioramento e ad uno sviluppo sociale. Questa  generazione  è disillusa ma  vorrebbe, tuttavia, avere i mezzi adeguati per realizzare i propri sogni e raggiungere gli obiettivi preposti.

I  giovani canicattinesi amano la loro terra, ma sono costretti ad abbandonarla non appena terminati gli studi per approdare in città che possono offrire  lavoro, iniziative sociali e culturali, e quant’altro serva a garantirgli  uno status adeguato alla loro preparazione.


Dopo l’agognata maturità però,  non per tutti appare del tutto scontato un futuro formativo universitario. Sempre più spesso gli studenti, si trovano attanagliati dall’incertezza decisionale combattuta tra Università e inserimento nel mondo del lavoro, con relativa indipendenza economica. La palese insicurezza sugli sbocchi occupazionali dei giovani laureati nelle diverse discipline, accresce la sfiducia di molti ragazzi riguardo all’opportunità di intraprendere studi lunghi e dispendiosi, quali sono quelli universitari. Contemporaneamente le “sirene omeriche” della formazione professionale, con promesse di immediato inserimento nel mondo del lavoro, lusingano molti neo diplomati che, come Ulisse, si dibattono tra atroci dubbi e legittime incertezze.

Molti studenti, intraprendono la strada universitaria solo per sfuggire ad una realtà locale spesso opprimente,  tutto ciò non fa altro portare frustrazioni molte note a tutti coloro che non completano gli studi universitari nei tempi previsti. A mio avviso, se non si è motivati e se non si hanno le idee chiare sul proprio futuro universitario,   penso che sia molto meglio iniziare subito a lavorare e rendersi economicamente liberi. Credo che la pratica insegni molto di più di ciò che è in grado di fare l’attuale sistema formativo italiano.

In effetti, sono pochi i giovani veramente motivati da ambizioni e particolari attitudini per qualsivoglia materia universitaria. La laurea, breve o lunga che sia, deve essere conseguita tassativamente nei tempi previsti dall’ordinamento. Chi intraprende  la strada universitaria  pensando di poter conseguire buoni risultati studiando e lavorando contemporaneamente si sbaglia. Dunque, massima concentrazione e priorità sugli studi per coloro che decidono di continuare la carriera scolastica.

Intanto,  chi decide di restare in città tenta di porre rimedio ad una situazione statica  trascorrendo  le serate negli unici luoghi di ritrovo, pub e pizzerie, o evadendo dalla monotonia consumando il sabato sera in altre città Siciliane. A voce alta, la nuova generazione,  chiede  a chi ci  amministra di impegnarsi  di più affinché si creino delle strutture ricreative e delle reali prospettive  lavorative.