Poco tempo fa abbiamo assistito all’ennesima polemica tra il Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ed il suo collega per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta sul tema delle connessioni a banda larga che a detta del Ministro Scajola sono indispensabili per far sì che in Italia si rimetta in moto un sistema di aziende che utilizzeranno le reti ad alta velocità per colmare finalmente il gap tecnologico che ci separa dalle zone più produttive ed evolute dell’UE.
Nulla da obiettare sulle dichiarazioni del Ministro Scajola che , a nostro avviso, innesca una polemica più che giustificata su un tema di grande rilevanza strategia per una nazione come l’Italia che potrebbe indubbiamente trarre enormi vantaggi dalla nuove tecnologie che consentirebbero di eliminare, almeno in parte, il fenomeno del digital divide che oggi preclude il decollo e lo sviluppo di molti distretti produttivi della nostra nazione che si vedono purtroppo relegati a marginali realtà produttive proprio dal fatto che soffrono di una secolare carenza infrastrutturale e di sistema.
Il vero problema è che purtroppo i fondi destinati dal CIPE per la tanto decantata operazione reti ad alta velocità appaiono e scompaiono inspiegabilmente nel giro di poche settimane, oggi destinati a qualche emergenza di turno, domani stornati verso chissà quali altri progetti del governo.
A questo punto mi chiedo, come credo stiano facendo altre migliaia di cittadini che ,come me, quotidianamente si confrontano con la realtà, quella vera, come fanno questi Signori Ministri a litigare sulle reti ad alta velocità e sull’innovazione del paese quando, come è successo oggi al sottoscritto, facciamo ore di fila negli uffici postali per pagare una semplice utenza e l’ex monopolista delle telecomunicazioni continua a venderci una gigantesca truffa che porta il nome di una graziosa signorina spacciandola per un servizio ADSL quando invece ha la stessa velocità dei modem esterni che usavamo dieci anni fa?
Signore e Signori benvenuti al teatrino Italia, l’unico posto al mondo dove si litiga per salire a bordo di startrek per intraprendere avventurosi viaggi intergalattici… nella speranza che alla stazione lunare con i bagagli se la cavino meglio di Fiumicino.
Di Vincenzo Sciabica