scrivereCari lettori, in questi giorni come avrete potuto notare ho tenuto i commenti chiusi in tutti gli articoli presenti sul quotidiano online. Ho passato diverse ore a rispondere a molti di voi che facevano una tesi su eccesso di democrazia e post e su altri argomenti inerenti la falsificazione d’identità  su Internet.  Alcuni di voi mi hanno chiesto se le critiche che ricevo nei commenti  mi mettono in crisi oppure no.

Ho risposto naturalmente di no, ma è anche vero che mi fanno riflettere. Come può far riflettere, mediamente, l’opinione di una persona che la vede in maniera diversa da te. Alcuni mi hanno chiesto come mai i commenti non sono moderati da un filtro. Bene devo dire che il sottoscritto e tutta la redazione, fin dalla nascita del portale, hanno sempre difeso la linea della libertà di espressione, ma devo anche ammettere che  talvolta , ultimamente spesso, alcune critiche sono frutto di pregiudizio e non arricchiscono il dibattito: al contrario, rischiano di inibirlo.
Non entro sul caso singolo, ma credo che come feci già qualche mese fa per problemi simili, l’unica maniera per risolvere questo genere di problemi sono purtroppo le maniere forti, concretizzate con l’inibizione totale dei commenti.


Credo sia giusto ribadire, ancora una volta, le regole del gioco: altrimenti  finisce come quando, da bambini, si iniziava a giocare a scacchi e si finiva dopo un’ora a buttare giù i pezzi dalla scacchiera.
La prima regola è quella della trasparenza: ogni utente ha un nome (o un nickname, fate voi), uno solo!!!. Un indirizzo valido di posta elettronica, perché devo essere in grado di comunicare privatamente con voi se lo ritengo opportuno. Tutti i vari giochetti (triplo nickname, indirizzi di posta elettronica falsi) lasciamoli agli adolescenti, per piacere.

La seconda regola è: rispetto senza pregiudizi. Chi ha opinioni diverse non ha solo il diritto di confrontarsi, ma ha soprattutto il dovere di farlo, per arricchirsi reciprocamente; procedere invece per slogan, per idee prefabbricate, aiuta soltanto ad aumentare le divisioni. E qui non si tratta di mettersi la maglia della Juve o dell’Inter, ma di capire insieme quale può essere il futuro migliore per la nostra Canicattì. Se da questo portale d’informazione uscisse un confronto pacato e serio, credo che faremmo un favore a noi stessi ed a tutta la città. Infine, permettetemi un’ultima regola, che affido alla vostra intelligenza: moderazione.

La netiquette, il galateo di Internet, dice che in un blog  o inq uesto caso in un portale d’informazione il padrone di casa è il proprietario del sito: gli altri sono graditissimi ospiti e come tali devono comportarsi. Non è una questione di censura, ma di educazione. E la politica non c’entra.
Grazie di cuore. Davide Difazio