I comuni di Canicattì e Licata contro le pretese degli altri enti che siedono alla Dedalo Ambiente. Forti del pacchetto di maggioranza, le due amministrazioni hanno bocciato ieri la delibera che chiedeva un nuovo conteggio degli utenti, rispetto ad un monitoraggio Istat del 2001. Campobello di Licata che ha sollevato la questione, ad esempio, ha, rispetto a nove anni fa, mille abitanti in meno: una schiera di fantasmi che potrebbe costare 143mila euro al Comune amministrato da Michele Termini. Canicattì e Licata invece in questi anni registrano un’impennata demografica. Secondo Termini, Canicattì conterebbe 3mila abitanti in più che commutati in tasse per i rifiuti solidi urbani supererebbero i 400mila euro, soldi che non sono stati considerati dal bilancio approvato in giunta. Il sindaco di Campobello ha però informato dei fatti il prefetto di Agrigento.