Smettiamola una volta per tutte di prenderci in giro! I divieti di ferragosto sono solo uno strumento utilizzato dai nostri amministratori per avere la coscienza a posto e sgravarsi da qualsiasi responsabilità.
Sarebbe molto più serio, a questo punto, creare delle “zone franche” per tutti quelli che amano divertirsi in modo tribale, che producono degrado e che mettono a serio rischio la loro e l’altrui incolumità con comportamenti irresponsabili ed incivili.
Ciò che ogni anno viene permesso a questi soggetti lungo tutto il litorale della nostra provincia, da Licata a Sciacca, non può che essere definito con una sola parola: VERGOGNA!!!
Già da venerdì scorso le spiagge hanno cominciato a riempirsi di tende e gazebo, tavolini, sedie, barbecue e suppellettili di ogni tipo e genere. Una vera e propria “invasione barbarica” che non ha risparmiato neanche tratti di spiaggia come quello della rinomata Scala dei Turchi: per rendersi conto della situazione venutasi a creare dopo una notte di bagordi ieri mattina non occorreva neanche guardarsi in giro, lo sguardo esterrefatto dei visitatori giunti per ammirare la bianca scogliera a picco sul mare e costretti a schivare schifezze di ogni genere per giungere ai suoi piedi era più eloquente di qualsivoglia ispezione e/o commento.
Ora, poiché è chiaro che le ordinanze di divieto di campeggio, bivacco, accensione di fuochi in spiaggia vengono emesse dagli organi preposti solo per riempire alcuni fogli bianchi e mettersi in pace con la propria coscienza ma, di fatto, quasi nessuno muove un dito per evitare questi scempi, non sarebbe molto più coerente operare una sorta di “confinamento” dei barbari in aree a loro appositamente dedicate, facendo pagare anche un obolo che vada a costituire un fondo specifico per la pulizia straordinaria e per riparare eventuali danni arrecati all’ambiente?
Lo chiediamo con forza, facendo violenza ai nostri valori che ci imporrebbero invero di avviare una raccolta-firme per mettere al bando queste vergognose usanze; ma poiché siamo realisti, in nome e per conto di tutti quelli che ogni anno devono subire questo affronto e poi – cornuti e mazziati – devono anche pagare di tasca propria i costi del servizio di “bonifica” delle spiagge, invitiamo i nostri sindaci ad adottare provvedimenti concreti perché le regole del vivere civile non debbano sempre e comunque soccombere di fronte alla maleducazione dilagante!