Il titolo di questo editoriale potrebbe far pensare ad una partita di calcio dove la  nostra tanto amata città viene sconfitta  da una  squadra apparentemente disastrata, ed invece  ad essere sconfitto è  il nostro vivere civile. Come vedete nel video, neanche a Beirut  hanno le strade che abbiamo noi.

Voglio specificare, a scanso di  inutili  strumentalizzazioni, che il mio editoriale non è mirato a screditare gli attuali amministratori, che  bacchetto ed ho più volte  criticato  quando ce n’è stato bisogno, ma adesso mi rivolgo ai  politici del passato, del presente e del futuro,  che fanno della retorica l’arma  per ammaliare chi ancora non si è svegliato dal  sonno profondo che per anni ha annebbiato  la vista di molti canicattinesi.


E’ chiaro che attualmente  è  l’attuale Sindaco e la sua Giunta  a dover  accettare le critiche  che sono esternate   come una forma di stimolo  e non  devono essere percepite con lo spirito  di lesa maestà. E’ lapalissiano che molte strade sembrano dei percorsi lunari considerata la quantità di buche che sono comparse sull’asfalto. Vere e proprie trappole per ciclisti, auto e motociclisti, per non parlare di quelle sui marciapiedi che attendono un malcapitato passante. Se poi si riempiono d’acqua rischiano di essere tranelli pericolosissimi.

I dati sono allarmanti: più di 30 segnalazioni al giorno e altrettanti interventi d’urgenza, migliaia di metri quadrati di strade e marciapiedi da riparare, senza contare le denunce degli automobilisti che hanno avuto danni alle loro auto.

Sotto accusa è  la lentezza negli interventi, molte zone sono disastrate da anni. Con quest’ennesima segnalazione evidenziamo qualche nome di strada nella hit parade di quelle messe peggio: Via  arcivescovo Romero,  via Rao, via De Curtis,  via Karl Marx,  la zona d’accesso alle cooperative San Pancrazio, qui  la strada è praticamente inesistente e tante , tante, altre.

Su alcune strade poi ci sono cantieri che aprono e chiudono in continuazione.  Si  effettuano  lavori di riparazione di  tubature  idriche e fognarie e poi si sistema il tutto in  maniera posticcia, con gravi disagi per la circolazione stradale.  In alcuni casi si tratta di strade  antiche  e più difficili da tenere in buono stato ma in molti  casi è evidente una scarsa accuratezza degli interventi.

Due esempi: si pensi ad alcune traverse di via arcivescovo Romero e alle strade di accesso di molte cooperative dove il fango è ormai giunto sulla carreggiata con pericolo per la circolazione stradale.  Non voglio criticare ma stimolare,  dunque  basta  promesse  e belle  parole ma fatti!!!!