Si è svolto presso l’auditorium dell’Istituto Professionale di Stato per Servizi Commerciali e Turistici Nicolò Gallo, di Agrigento, il convegno dal titolo Turismo incoming Per la valorizzazione dei siti religiosi in provincia di agrigento. All’evento hanno preso parte personalità del mondo politico, religioso, culturale, imprenditoriale e dei media, oltre a numerosi studenti del Nicolò Gallo.

Al tavolo dei relatori – coordinato da Luigi Giuliana – erano seduti: il Prof. Francesco Curaba, dirigente scolastico del Nicolò Gallo, e la sua vicaria Prof.ssa Antonietta Mirabile, l’Arch. Pietro Meli, Soprintendente ai BB.CC.AA. di Agrigento, Don Giuseppe Pontillo Responsabile dei Beni Culturali Ecclesiastici alla Curia di Agrigento, il Dott. Salvatore Pezzino, Direttore Redazionale di perlacitta.it, il Dott. Antonino Frenda, esperto in storia delle tradizioni locali, il Cav. Gaetano Allotta, il quale ha recentemente scritto un libro sugli ex voto in provincia di Agrigento, il Dott. Piero Matteucci, guida turistica di Palma di Montechiaro, la Dott.ssa Maria Rita Iacolino, guida turistica di Naro e la Dott.ssa Letizia Bilella, guida turistica di Burgio.


Il convegno ha rappresentato l’atto conclusivo di un progetto svolto dall’istituto ospitante e ben relazionato da due giovani studentesse del Nicolò Gallo, Debora Morici e Chiara Camilleri.

I lavori si sono presto trasformati in un vivace dibattito quando, dopo l’intervento del Soprintendente, Arch. Meli, non si sono trovati d’accordo con questo, imprenditori turistici della provincia – tra cui il presidente del Consorzio Turistico valle dei Templi – ed alcuni amministratori comunali, rappresentati dal vicesindaco di Alessandria della Rocca, Dott. Alfonso Frisco.

Più volte i relatori hanno sottolineato l’assenza al convegno della Provincia Regionale di Agrigento e del Comune di Agrigento, nonostante i reiterati inviti fatti giungere dagli organizzatori ai massimi esponenti dei due enti.

Don Giuseppe Pontillo e l’Arch. Meli hanno sottolineato nella loro relazione come in provincia di Agrigento non esista un turismo religioso, visto nel più preciso senso tecnico del termine, si può, a loro avviso, parlare solo di turismo in siti di valore religioso.

Tutti i presenti si sono trovati d’accordo sull’ipotesi – proposta da Luigi Giuliana – di dare alla scuola un maggior ruolo formativo, in modo tale da creare cooperative o associazioni studentesche capaci di essere impegnate a servizio di chiese e luoghi di culto.

In tal modo questi siti potranno diventare fruibili sempre e si potrà creare una nuova inedita offerta da immettere nell’articolato mercato della vacanza.