“Chi commette apologia dei propri reati non può fare il Sindaco: Savarino va rimosso. Nelle prossime ore i senatori del PD sottoporranno la questione al ministro Maroni”. A sostenerlo è il consigliere comunale del Pd di Agrigento Giuseppe Arnone.
“Nel prendere atto – continua l’esponente ecodem – che da tempo il sottoscritto è il principale rappresentante dei valori del Partito Democratico in questa provincia, constatato l’assoluto silenzio del Partito, comunico di essermi già attivato affinchè le istituzioni democratiche avviino le dovute verifiche in ordine alla compatibilità del mantenimento del sindaco di Ravanusa, Armando Savarino alla testa di quel Comune. Certamente vige la presunzione di innocenza, ma le dichiarazioni di Savarino appaiono gravissime, perché costui – dimentico di essere un sindaco della Repubblica Italiana – ritiene incredibilmente di rivendicare pubblicamente i reati commessi nel truccare pubblici concorsi all’interno dell’ASL ove era alto funzionario e con l’evidente finalità di ottenere voti per la elezione della figlia parlamentare regionale”.
“Tutto ciò – secondo Arnone è vergognoso e intollerabile. Il Prefetto deve assumere provvedimenti, e già nelle prossime ore, grazie ad un’interpellanza che verrà presentata dal sen. Francesco Ferrante, la vicenda avrà il rilievo che merita, sul tavolo del ministro Roberto Maroni”.
“O Savarino ha avuto un momento di “smarrimento” e di scarsa serenità – e allora deve chiedere pubblicamente scusa e fare ammenda – oppure deve dimettersi, o ancor meglio dev’essere rimosso, perché è intollerabile avere sindaci che danno luogo ad apologia di reati, invitando in tal modo i propri cittadini alle azioni illecite”, ha concluso Giuseppe Arnone.