Si chiama “Iniziativa popolare” ed è il nuovo movimento tenuto a battesimo nei saloni dell’hotel Astoria dall’ex ministro Calogero Mannino, che ha radunato a Palermo un gruppo di sostenitori.

Il progetto stando a quanto ha dichiarato il senatore Mannino è piuttosto ambizioso ma d’altro canto c’era da aspettarlo da un vecchio politico di razza come lui: “Iniziativa popolare vuole riaggregare la tradizione democratico-cristiana e riformista. Una vera e propria reincarnazione della Democrazia Cristiana, insomma”.


Procederemo- continua l’ex ministro- con la ricerca delle linee di convergenza tra esponenti di forze diverse, che però si richiamano ai valori ed all’esperienza politica che ha contraddistinto la fase Degasperiana della storia repubblicana d’Italia.

“Riteniamo che la nostra posizione politica debba essere coerentemente al centro perché il nostro deve essere un partito popolare”.

“Dopo il crollo della prima Repubblica e il fallimento della seconda perché non ricostruire quel partito che nella storia italiana è stato l’asse centrale della democrazia?” – Mannino pone questa domanda rivolgendosi alla platea che segue con entusiasmo l’intervento dell’ex ministro che per tanti anni è stato uno dei protagonisti indiscussi della scena politica italiana.

A quanti lo accusano di essere un nostalgico Mannino risponde: “Non ho nostalgia del passato, dico soltanto che il PD e il PDL, le due formazioni politiche di maggior rilievo, hanno registrato un fallimento.

La crisi del PD non mi interessa e non me ne occupo. Rivolgo la mia attenzione sul PDL perché il PDL ha sequestrato gli elettori dell’ex Democrazia cristiana”.

Il progetto, sentimentalismi e nostalgie varie a parte, è politicamente rilevante in quanto l’offerta di Mannino potrebbe realmente intercettare una grossa fetta di elettorato moderato che si dichiara sempre più spesso stanca di questa politica rissosa e inconcludente, senza contare il fatto che l’ex ministro gode ancora oggi in Sicilia di un grosso seguito visto e considerato che quasi tutti gli esponenti politici di primo piano che si sono avvicendati in questi ultimi anni sulla scena politica isolana si sono formati e sono cresciuti sotto le sue insegne.

Il siciliani, è cosa risaputa, sono un popolo di romantici ed inguaribili sentimentali e difficilmente cancellano il passato, specie quando i trascorsi sono decisamente più rosei del presente e soprattutto del futuro quindi siamo sicuri che in questo momento molti “autonomisti” e “pidiellini” dell’ultima ora si stiano chiedendo se il ritorno della vecchia balena bianca in fondo non sia una buona cosa per la nostra povera e martoriata terra.

Anche se la stampa e la tv hanno dato poco rilievo alla notizia derubricandola ad una notiziola io se fossi in voi non sottovaluterei troppo quest’ultima uscita dell’inesauribile “nostro” senatore Mannino… qualcosa di grosso bolle in pentola…

A volte ritornano. E spesso sono anche molto agguerriti.

Vincenzo Sciabica