“L’atteggiamento di preclusione ad ogni tentativo di accesso agli atti della Società d’ambito Dedalo Ambiente AG3 SpA ha sfiancato la pazienza di Rosario Bonfanti, sindaco del Comune di Palma di Montechiaro”. Esordisce così una nota del Comune che spiega come “i soci della società d’ambito sono tenuti a coprire tutti costi sostenuti dalla società d’ambito, prevedendone il carico in apposito capitolo del Bilancio di previsione. Intanto nell’ambito del riordino voluto dal Presidente della Regione – Commissario delegato per l’emergenza rifiuti, le società d’ambito sono state poste in liquidazione e per le incombenze relative sono stati nominati i commissari. Considerato che i costi per i servizi di igiene assorbono una grossa fetta delle disponibilità finanziarie dei Comuni e per tale ragione occorre contemperare i dati del bilancio della società con quelli dei Comuni. A tale scopo sono stati richiesti alla società i documenti necessari e, davanti all’inerzia di questa, si è ricorso all’interessamento delle istituzioni regionali, nonché l’intervento ispettivo del Consiglio dei Ministri, perché, inspiegabilmente, la società d’ambito non consegna i documenti”. Il sindaco ha evidenziato le continue violazioni della normativa vigente in materia nonché della circolare n. 2/2010 diramata dall’Assessore Regionale dell’Energia e dei servizi di Pubblica Utilità, circolare che contiene le linee guida per attuare le disposizioni della legge n. 9/2010 che detta la riforma in Sicilia degli ATO rifiuti. Il Comune che si approssima ad approvare il bilancio 2011 ha la necessità di conoscere i dati contabili delle società partecipate al fine di prevedere costi certi, definitivi, necessari per mantenere gli equilibri di bilancio evitando la costituzione dei debiti fuori bilancio. Questo il motivo per cui il sindaco di Palma, dopo avere atteso invano la consegna di documenti da parte della Dedalo, ha rotto gli indugi e comunicato l’inadempienza alle autorità competenti.