Con l’audizione di 6 dei 16 testimoni citati dai legali della difesa degli imputati, davanti al collegio giudicante, si è conclusa l’udienza svoltasi presso l’aula penale del tribunale di Agrigento. Udienza aggiornata a martedì 28 giugno prossimo. Nel corso dell’udienza dibattimentale sul banco dei testimoni si sono succeduti un dipendente comunale, un ex componente della giunta municipale guidata dal sindaco Angelo Graci ed un parente di quest’ultimo. Tre sono stati giunti dal vicino comune di Gela. I sei testimoni hanno ampiamente risposto a tutte le domande poste dalla pubblica accusa in aula rappresentata dai Pm dottor Santo Fornasier e Andrea Bianchi. La lista dei testi citati dalla difesa si dovrebbe concludere nel corso della prossima udienza dibattimentale. Situazione questa che consentirebbe al collegio giudicante del tribunale di stilare il calendario per cosentine prima la pubblica formulare le loro richieste nei confronti nei confronti del sindaco Angelo Graci, l’ex vicepresidente del consiglio comunale Nicolò Riccobene, l’ex assessore comunale ai servizi sociali Tiziana Zirafi, e l’impresario di spettacoli Carmelo Napolitano di Gela. I tre uomini politici licatesi devono rispondere dell’ipotesi di reato di corruzione aggravata in concorso per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Carmelo Napolitano di Gela impresario di spettacoli legale rappresentante dell’omonimia agenzia di spettacoli viene processato con le ipotesi di reato di essere il corruttore per aver versato ai tre uomini politici licatesi la somma di sei mila euro al fine di ottenere l’appalto per fornire lo spettacolo musicale per la festa di Sant’Angelo, patrono di Licata. Il 24 novembre 2009 l’emissione nei confronti dei quattro imputati di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, notiticata dai carabinieri di Licata.