Cani randagi pericolosi per gli uomini ma anche per gli animali stessi. È quello che sta accadendo da un po’ di tempo in città. Sono tantissimi i randagi in lite tra di loro all’interno della villa comunale e in diversi quartieri della città. La presenza di cani che non hanno padrone nei pressi della villa comunale preoccupa molto i genitori che portano i loro piccoli nell’unico polmone verde della città.
Per evitare che qualcuno mi accusi di fare allarmismo ho realizzato un video dove si vedono chiaramente randagi che scorazzano indisturbati tra i bambini. Tutto ciò non avviene in orari notturni bensì alle 20.00 quando la villa di viale della Vittoria è colma di bambini .
Alcuni genitori, esasperati dalla situazione di immobilismo degli organi competenti, Comune e Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale , hanno scritto una lettera di protesta che pubblichiamo integralmente.
“Si prega – hanno scritto alcuni genitori rivolgendosi ad Sindaco, Vincenzo Corbo e, per conoscenza, al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale – di voler intervenire con cortese urgenza per la rimozione d’ufficio di un grosso branco di cani, moltissimi dei quali di grande taglia, che stazionano da tempo all’interno della villa comunale di viale della Vittoria e che causano timore e rischio reale in chi si reca in tale posto per prendere una boccata d’aria. Si evidenzia che oltre al pericolo di aggressione si rischia di essere morsi da parassiti pericolosi come le zecche attaccate nella maggior parte di questi randagi”.
Se il cane che vaga da solo può non fare paura, il discorso cambia eccome quando, spostandosi a piedi, ci si imbatte in un branco di randagi. Il rischio che alla fine qualcuno veda aggredito dai randagi è più che concreto, lo dimostrano i fatti di cronaca. Una ragazzina , pochi giorni addietro, è stata aggredita in via Caprera e dal referto medico, che ho letto personalmente, si evidenziano ferite tutt’altro che lievi.
Inutile girare intorno al problema. La questione del randagismo si deve affrontare per gradi ma, in maniera decisa e radicale. Il primo intervento, deve prevedere la cattura. La sterilizzazione e la chippatura dei cani randagi, per quanto necessaria e utile, per molti non rappresenta una soluzione ottimale.
Nonostante la legge quadro entrata in vigore nel 1991 con lo scopo di prevenire il randagismo (n.281/91), le dimensioni di questo fenomeno nel Sud della nostra penisola restano comunque drammatiche. La realtà quotidiana di questa zone, caratterizzate da Comuni e Asl veterinarie spesso non preparate a gestire adeguatamente la situazione, è spesso caratterizzata di branchi di cani randagi che cercano di sopravvivere e canili lager gestiti da privati senza scrupoli.
Il comune di Canicattì, dovrebbe seguire l’esempio adottato dal comune di Marsala che ha inaugurato un canile all’avanguardia che rappresenta “un’isola felice” per gli animali ricoverati all’interno. La permanenza obbligata dei cani in attesa di adozione è infatti resa più confortevole da box ampi riparati dal sole e dalle intemperie, aree all’aperto dove i volontari possono portarli a correre quotidianamente, soluzioni per agevolare la pulizia dei box e degli spazi comuni, un locale per degenza e infermeria, nonché un veterinario sempre presente.
Chissà se i nostri amministratori seguiranno gli esempi positivi che giungono da altri Comuni della nostra Isola.