Proseguendo il percorso iniziato nel lavoro precedente, andiamo ad analizzare la stazione eretta. Quando stiamo in piedi per molto tempo, la forza di gravità tende a fare aumentare la lordosi lombare. Per chi lavora in piedi (parrucchieri, dentisti, commesse) è utile posare alternativamente un piede su uno sgabello della giusta altezza per diminuire la lordosi. Quando si scende un gradino è importante appoggiare prima la punta del piede e poi il tallone, così facendo si ammortizza il movimento con tutte le articolazioni del piede senza caricare la colonna. Spesso, durante la giornata, ci capita di stare in piedi con il busto inclinato in avanti. Questa è una posizione dannosa per la colonna vertebrale e pertanto è utile alzare il piano di lavoro per poter rimanere diritti. La stessa posizione dannosa l’assumiamo quando ci laviamo la mattina. Possiamo difendere la nostra colonna appoggiando gli avambracci sul lavabo e divaricando gli arti inferiori. Quando laviamo i denti, conviene appoggiare una mano sul lavabo in modo che il peso del corpo si distribuisca sull’arto superiore e sugli arti inferiori. Quando ci infiliamo le calze o i pantaloni è meglio sedersi sul bordo del letto e portare uno dopo l’altro un ginocchio verso il petto. Le casalinghe, durante i lavori domestici, affrontano spesso questo problema. Nel pulire i pavimenti, per diminuire l’affaticamento della colonna vertebrale, possono usare una scopa con un bastone lungo. Per lavare i panni o il bambino nella vasca da bagno è meglio mettersi in ginocchio, ben appoggiati con le cosce contro il bordo della vasca. Quando si lavora a terra, occorre piegare le gambe e appoggiare un ginocchio a terra. Anche quando un piano di lavoro è troppo alto si ha un affaticamento della colonna vertebrale; in questo caso è utile usare un rialzo per avere il piano di lavoro leggermente più basso dei gomiti.

a cura del Dr. Giovanni Nigro – Fisioterapista
Specialista in Scienze Riabilitative