“Il Terzo polo e’ un progetto politico che deve ridare significato proprio alla politica, svuotata da 17 anni di bipolarismo, dove l’unico contenuto e’ consistito nelle alleanze e non nel metodo, tantomeno nei programmi e nelle idee per risanare il Paese. Paese che a causa di cio’ ha rischiato il default, come lo rischia paurosamente la Sicilia”. Lo dice, da Catania, Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore regionale, nel suo intervento al congresso provinciale e cittadino del partito. “Non si può sostenere il piano di riforme – anche dure – di Monti a livello nazionale e poi nella regione continuare a sprecare”, continua il parlamentare centrista. “I siciliani pagano le tasse piu’ alte ed il 30% di queste, finanziano il fallimentare sistema sanitario. Non si puo’, insomma, stare sull’altalena, tra l’esser riformisti oltre lo Stretto di Messina e gattopardi sull’Isola”.
D’Alia osserva: “La giunta regionale ha aumentato l’addizionale Irpef di 140 milioni di euro e, di contro, continua a mantenere nelle voci di bilancio la famigerata tabella H che spreca 250 milioni di euro per elargire (anche) ad espressioni che hanno una contiguita’ politica con chi sta alla Regione e all’Ars. Per ragioni come queste l’Udc è uscita dal governo regionale e, poiche’ riformatore e’ l’impegno de Terzo polo in Italia, lo sara’ anche in Sicilia. Dunque dialogo aperto con tutti, Fli e Api compresi, ma dialogo che passa per due punti essenziali: risanamento economico e riforme strutturali”.
“Le alleanze – spiega D’Alia – si valuteranno con quei soggetti e quelle forze che sul piatto metteranno idee, programmi, contenuti politici e soluzioni economiche per salvare la Sicilia, così il comune di Palermo. Una ‘ricetta’ che vale anche per tutti gli altri centri chiamati al voto”.
“Preciso – spiega D’Alia – che a Catania l’Udc e’ stata messa fuori dalla maggioranza di governo sia al Comune che alla Provincia. Ne abbiamo preso atto e ci siamo collocati in posizione d’opposizione responsabile. In vista delle elezioni? Morte e fallite le alleanza di centrodestra e centrosinistra anche qui punteremo su programmi. Squadre di governo valide e persone credibili che si spendono quotidianamente sul e per il territorio. Non abbiamo complessi di inferiorità verso nessuno”.