Effervescente la  situazione politica a Campobello di Licata, in prossimità del via alla campagna elettorale e quindi delle elezioni amministrative per il rinnovo degli organi elettivi municipali: sindaco, giunta municipale e consiglio comunale. La giovane Angelisa Falsone (foto), Pdl, 23 anni, laureata in Scienze politiche, è ufficialmente candidata a sindaco. Era stata candidata al consiglio comunale nelle amministrative di tre anni addietro, ma sfiorò l’elezione.  “La proposta di candidarmi a sindaco mi è stata fatta due settimane addietro, dopo un’attenta riflessione ho accettato dopo  tre giorni. Perchè mi sono candidata? Per dare un segnale forte  di cambiamento, perchè la politica va vista non come interesse, ma servizio per la collettività”. Quali sono i primi punti del tuo programma politico? ”  Valorizzare le risorse  che sono state  offese dall’amministrazione comunale precedente: mi riferisco alla piscina comunale chiusa, il mercato ortofrutticolo anch’esso chiuso, tutta la struttura  della “Divina commedia”,  il turismo, una positiva politica per i giovani  costruttori  del lavoro futuro. Il mio non deve essere il partito delle promesse, ma l’unica promessa che faccio è mettermi a disposizione della collettività”. Il Pdl correrà in solitudine.  Salvo sorprese dell’ultima ora (Pd- Mpa insieme?), il panorama politico per ora registra altri due candidati a sindaco: Giovanni D’Angelo e Giovanni Picone,  Giovanni D’Angelo  incassa l’appoggio della coalizione “Campobello Libera”, Udc, Fli e “Autonomisti Forti e Liberi”. D’Angelo precisa: le nostre “porte” sono aperte a tutte le forze politiche, per il rilancio del paese che ha sofferto anni di commissariamenti”. D’Angelo ha 51 anni, sposato con quattro fili, è uno dei fondatori del movimento “Campobello Libera”, è vicino al “Patto del Territorio” di Agrigento. E’  consigliere provinciale. D’Angelo si ritiene lusingato della sua candidatura.  Il suo motto politico è: “Voglio una ‘normale’ Campobello di Licata”. L’altro candidato a sindaco, il primo designato  in ordine di tempo,  anch’egli  col sigillo dell’ufficialità, è Giovanni Picone, del Partito democratico. Egli  ha 39 anni, sposato con figli, consulente del lavoro, consigliere comunale uscente del Pd. Picone vuole riportare la sinistra nel Palazzo di Città,  dopo essere stata “sbolognata” dall’avvento del centro-destra del sindaco Michele Termini nel 2009. Non si consideriamo i  due periodi di commissariamento del Comune. Anche se manca l’ufficialità, Vito Terrana dovrebbe essere  il candidato a sindaco del Movimento per l’autonomia. E’ sposato, con quattro figli, è attualmente assessore provinciale della giunta D’Orsi, con attribuzione della delega dei Lavori pubblici.  E’ stato tempo addietro vice sindaco dell’amministrazione Termini per circa un anno, poi dimessosi avendo il gruppo politico abbandonato la giunta municipale. Terrana sarà sostenuto oltre che dall’Mpa dal movimento “Libertà e Autonomia”.
Giovanni Blanda