Tutto pronto a Raffadali per il tradizionale appuntamento del Primo Maggio. Anche se quest’anno la data della manifestazione è molto vicina a quella delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale, l’appuntamento verrà mantenuto, così come il concerto conclusivo che quest’anno è stato affidato al gruppo musicale dei Nomadi- . Si tratta del gruppo musicale forse più longevo della musica leggera italiana, I Nomadi, infatti, operano sulla scena musicale da quasi cinquanta anni, essendo stati fondati nel lontano 1963. Del nucleo dei fondatori l’unico rimasto nel gruppo è Beppe Carletti, il tastierista che ne è anche il leader riconosciuto fin dalla fondazione. Il gruppo ha interpretato l’anima più progressista e solidale della musica leggera italiana, con un repertorio vastissimo di canzoni conosciutissime dalle gucciniane “Dio è morto” o “Il vecchio e il bambino” fino alle storiche “Io Vagabondo” e “Crescerai” alle recentissime “Dove si va”, con cui hanno partecipato al Festival di Sanremo, e “Lo specchio ti riflette”. Una carriera musicale infinita, con centinaia di brani dalle svariate musicalità, tradizionali e sperimentali. Anche i testi dei Nomadi costituiscono una parte importante della cultura italiana di questi decenni, tanto è vero che il gruppo ha incontrato alcuni dei principali protagonisti della storia recente: il Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Yasser Arafat, M. Sabbat, Patriarca di Gerusalemme, Fidel Castro. I Nomadi hanno anche subito diverse tragedie, dalla morte del bassista Dante Pergreffi in un crudele incidente stradale nel 1992, fino alla morte, per un male incurabile, del cantante, dalla inconfondibile voce, Augusto Daolio, avvenuta nello stesso anno. Da allora i Nomadi hanno avuto come cantante Danilo Sacco che però, a causa di varie vicissitudini, tra cui una grave malattia cardiaca, si è allontanato dal gruppo, sostituito da pochi mesi da un nuovo cantante, Cristiano Turato, che ha arricchito le vocalità del gruppo con toni rock che riportano il gruppo ad alcune delle musicalità originarie.
In previsione del massiccio afflusso di gente, l’amministrazione comunale sta approntando un piano generale per cercare di ridurre al minimo i disagi e favorire l’arrivo dei tanti ospiti.


















