il Vicesindaco di Licata Prof. Giuseppe Arnone in una conferenza stampa alle 11.00 presso il Palazzo di Città rassegnerà le proprie dimissioni dalla carica e traccerà un bilancio di questi due anni al governo della città marinara.

Arnone dichiara :

“Con molta serenità e dopo due anni a dir poco emozionanti, formativi, difficili ma semplicemente eccezionali annuncio alla cittadinanza le mie dimissioni dalla carica di vicesindaco di un Comune, quello di Licata che ha sancito la mia vera consacrazione politica.

Dico subito che non c’è nessuna marcia indietro, nei confronti della mia gente, che le mie battaglie per il territorio continueranno più forti di prima, tant’è vero che ho aperto pure la segreteria politica a Licata e una sede dell’Associazione “I tartassati” in difesa del consumatore per i problemi tra contribuente e fisco.

Perché tento la scalata all’Ars il 28 ottobre ? Me l’hanno chiesto tanti amici di tutti i territori dell’agrigentino, dicendomi che l’attuale classe politica non rappresenta più nessuno, che gli otto deputati uscenti non hanno portato attraverso iniziative politiche e legislative nessun risultato per la Provincia.

Le emergenze: lavoro,insediamenti di sviluppo economico, emigrazione imperante, cassa integrazione e licenziamenti di massa sono una triste realtà, ecco perché da Menfi a Licata mi hanno pregato di raddoppiare il mio impegno in sede di Parlamento Regionale.

Ribadisco il mio impegno politico, le mie battaglie civili, dall’ospedale all’aeroporto, ai danni idrogeologici del Salso, alle occasioni di sviluppo che si possono presentare dalla cultura, all’energia alternativa, mi vedranno in prima linea.

Certo in questi quattro anni il panorama politico è nuovamente imploso, il Pd e il Pdl si sono dimostrati giganti di polisterolo dove non c’è stata una democrazia interna, e anche i partiti regionalistici al quale io avevo creduto ante litteram come l’Mpa sono stati una delusione fortissima per i siciliani, penso che il Lombardismo sia una pagina buia che a suon di ceffoni i siciliani cancelleranno per sempre.

Risulta anche incomprensibile la crisi dei partiti visto che i Crocetta, i Miccichè non hanno aspettato un momento non hanno un progetto per i siciliani ma carrierismo facile, chi vuole governare la Sicilia sappia che non è un uomo solo al comando.

Io ho sposato i territori e il partito della rivoluzione di Sgarbi per potere dare voce e capacità ad operatori della politica che non hanno mai detto siamo il nuovo del nuovo, ma che a differenza delle vecchie gerarchie ed establishment, hanno la libertà e l’autonomia vera di fare delle scelte collegate con le istanze del territorio agrigentino e sono fermamente convinto che l’elettorato attivo della Provincia

saprà dare una lezione vera a questi deputati uscenti per i risultati poco onorevoli che hanno portato alla gente.

Mi sento con un pizzico di orgoglio il candidato licatese naturale per rappresentare dopo tantissimi anni un territorio splendido che ha bisogno di punti di riferimento veri.

Voglio ricordare che le pochissime critiche che qualcun mi ha voluto muovere da vicesindaco era la mia carta d’identità, cioè quella di non essere licatese di nascita, visto che l’ultimo deputato regionale Pezzino non lo era nemmeno lui, spero la cosa possa portarmi fortuna.