“Il quadro sull’occupazione femminile diffuso da Confartigianato è sconsolante per l’Italia e in particolar modo per la Sicilia – dichiara Mariagrazia Brandara -. Solo poco più del 22 per cento delle donne ad oggi ha un lavoro. Le altre, la “maggioranza silenziosa” svolgono attività in nero oppure si occupano a tempo pieno dei figli. Questo a fronte di un welfare che impegna solo il 4.6 per cento della spesa pubblica per la famiglia. Per questo credo che una soluzione forte e diretta sia quella di sostenere all’Ars, ed è tra gli obiettivi che mi prefiggo di raggiungere, la creazione della figura professionale della casalinga, riconoscendo alle donne che svolgono questa attività a tempo pieno un sostegno economico. Le politiche sociali, a mio parere, debbono rafforzarsi dove il tessuto produttivo è più debole, come in Sicilia. In una società storicamente matriarcale ripartiamo dalle donne al fine anche di dare nuove speranze ai giovani e forza alle famiglie. La prima domanda che bisogna porsi ovviamente è: con quali soldi? Nel mio programma è già inserito il punto riguardante la presentazione di un ddl per la riduzione delle spese di funzionamento dell’Ars, dei gruppi parlamentari e l’eliminazione dei fondi riservati al presidente della regione. A questo – conclude- va aggiunta la possibilità di sottrarre i beni illecitamente accumulati a funzionari e politici corrotti da parte dello Stato per renderli disponibili alla collettività”.