Niente udienza preliminare: Calogero Falsone, 46 anni, sarà processato il 17 luglio davanti alla quarta sezione penale del tribunale di Palermo. Il pastore, pregiudicato per vari reati fra i quali l’associazione mafiosa (6 anni e 8 mesi nell’operazione Ghost), dovrà rispondere di tentato omicidio e tentata estorsione. Entrambe le imputazioni sono aggravate da “metodo mafioso”: secondo l’accusa avrebbe tentato di uccidere un pastore rumeno contro il quale sarebbero stati esplosi otto colpi di pistola che non lo hanno neppure sfiorato.
L’accusa di estorsione scaturisce da alcuni presunti ricatti che avrebbe fatto ad altri pastori e ai titolari di un’azienda casearia per ottenere la gestione esclusiva del pascolo di alcuni terreni. Il gip Gioacchino Scaduto ha accolto la richiesta del pubblico ministero della Dda, Calogero Ferrara, – secondo il quale c’erano i requisiti “dell’evidenza della prova” – e ha disposto il giudizio immediato. I suoi difensori, gli avvocati Daniela Posante e Giovanni Castronovo, avranno quindici giorni di tempo per decidere la strategia da adottare. Se vorranno evitare un processo in dibattimento, potranno chiedere il rito abbreviato: in questo caso cambierà la data e sarà fissata un’udienza davanti al gup.