“Non solo condividiamo l’appello lanciato, nei giorni scorsi, dal Presidente della Repubblica, ma lo facciamo nostro e lo rilanciamo con vigore nel territorio in cui operiamo”. Il presidente e il segretario provinciale della Cna di Agrigento, Mimmo Randisi e Piero Giglione, pongono l’accento sulla necessità che gli istituti di credito, così come opportunamente sottolineato dal Capo dello Stato nel suo messaggio, diano il loro contributo, facciano la loro parte per sostenere questi primi segnali di ripresa economica.
“In questa fase delicata – aggiungono Randisi e Giglione – l’auspicato aiuto sollecitato al sistema bancario e finanziario a favore soprattutto delle piccole e medie imprese e degli artigiani, così come alle famiglie, assume un valore imprescindibile, se davvero si vuole alimentare questa fiammella di speranza che si è appena accesa. Per quanto ci riguarda, facciamo leva sulla sensibilità delle banche, presenti nel territorio agrigentino, affinché, tenuto conto del loro ruolo strategico, mostrino disponibilità, apertura e condivisione di responsabilità. Riteniamo che l’accesso al credito – osservano ancora Randisi e Giglione – debba essere meno complesso e meno rigido così da innescare, attraverso anche la spinta concomitante di altri fattori di crescita, quel movimento virtuoso destinato a produrre nuovo sviluppo e nuova ricchezza”.
“La Cna di Agrigento, nel suo piccolo, non sta con le mani in mano – assicurano i vertici provinciali della Confederazione – la struttura si adopera costantemente e puntualmente per sostenere la categoria, ma anche per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Vogliamo ricordare che c’è in corso, in collaborazione con la società Idroclima Russo, l’importante iniziativa “Solare termico gratis a casa tua”. Si tratta di una opportunità che consente alle famiglie, alle aziende e agli edifici pubblici, di assicurarsi, a costo zero, un impianto, qualificato e garantito, per la produzione di acqua calda. Nel contempo, questa operazione, finanziata dai fondi provenienti dallo Stato, darà ossigeno agli installatori, la cui attività di messa in opera e in sicurezza è la sola a carico dell’utente. Tutti siamo allora chiamati ad essere propositivi, ad operare con costrutto, consapevoli che serve uno sforzo comune per potere superare questo momento difficile” – concludono Randisi e Giglione.












