Alla riunione di oggi convocata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti noi non ci andremo considerate le richieste accolte dal Governo nazionale tra le quali non ve n’ è nemmeno una delle nostre. Nella nota del Ministero infatti si informa che il Senato, votando il maxi emendamento presentato dal Governo sulla legge di stabilità, ha annullato la riduzione del recupero delle accise ed ha introdotto le modifiche per l’Albo, nonché il mantenimento dei 330 milioni per il settore, così come era stato chiesto da Unatras e Anita. Al Ministro Lupi e al Sottosegretario Girlanda ribadiamo ancora una volta che Uggé & C. non rappresentano l’autotrasporto italiano e che vi è una larga fetta di autotrasportatori stanchi di subire le politiche imposte da questi soggetti; l’autotrasporto italiano non vive solo di rimborso sui pedaggi autostradali e corsi di formazione, ma necessita di riforme e politiche serie che mettano le imprese di autotrasporto nelle condizioni di lavorare legalmente. Il Ministro non fa nessun riferimento ai problemi della Sicilia, della Sardegna e del Meridione d’Italia, non fa nessun riferimento ai debiti che ha nei confronti degli autotrasportatori che nel 2010 e nel 2011 hanno utilizzato le autostrade del mare, invogliandoti a prendere le navi, le quali hanno anticipato grosse somme dietro la promessa (con decreti ministeriali e impegni di somme in finanziaria) del rimborso: le imprese non se ne fanno nulla oggi della scusa che l’UE è contraria, avrebbero dovuto verificare la questione prima di pubblicare il Decreto ministeriale. Nessun riferimento al monopolio che alcuni armatori hanno sullo Stretto di Messina che incassano 260 euro per soli 3 Km di tratta marittima. Questi due punti solo per citarne alcuni: molti altri problemi sono sul tavolo del Ministero da diverso tempo, problemi sollevati da associazioni che non sono in Unatras e non vogliono nemmeno starci, problemi che la base evidenzia, quella base che non si sente rappresentata dall’Unatras. Attendiamo risposte ai nostri problemi: quando il Ministro avrà risposte concrete in merito, saremo lieti di presenziare alle sue riunioni. Nulla è dunque cambiato: l’autotrasporto si ferma dalla mezzanotte dell’8 dicembre e per 5 giorni.
Aitras
Salvatore Bella