Ormai la politica a Canicattì è assente da parecchio tempo dalla scena e quest’ultima non riesce più a recitare un ruolo incisivo per cogliere le istanze sociali, per porre un argine alle inopportune azioni amministrative che tanta rabbia hanno provocato nelle famiglie e nelle imprese cittadine principalmente con l’aumento abnorme e senza alcune razionalità delle tasse .
E’ ancora vivo infatti lo sconforto che ha recato al popolo l’aumento di IMU e Tares senza una spiegazione che potesse giustificare un simile atto impopolare e deleterio per la ripresa per la ripresa economia cittadina. Le due tasse infatti sono servite soltanto a dare un breve sospiro di sollievo per potere pagare gli stipendi di Dicembre dei dipendenti e principalmente dei sei dirigenti che da soli costano circa 1.000.000,00 di €. e visto che questa amministrazione sino ad oggi è in rosso con la sua Banca, utilizzando consistenti mezzi finanziari in prestito cui i cittadini corrispondono cifre da capogiro per interessi passivi, ieri sera CANICATTI’ IN MOVIMENTO, sede locale che si richiama al movimento di Grillo, ha serrato le fila chiamando a raccolta gli iscritti per fare il punto della situazione. Alla riunione erano presenti, oltre a tanti nuovi adepti, degli specialisti in campo finanziario ed amministrativo che hanno scorso capitolo dopo capitolo il Nuovo Bilancio previsionale che questa amministrazione ha adottato come strumento di programmazione finanziaria. All’interno dello strumento finanziario sono state rilevate diverse distorsioni della spesa pubblica che anno acceso una lunga disputa e tanta rabbia all’interno della riunione di CANICATTI’ IN MOVIMENTO.
È evidente che il bilancio è il progetto finanziario con il quale una amministrazione qualifica la propria azione e stabilisce attraverso quali strumenti intende reperire i fondi necessari per la copertura della spesa corrente e quella a medio-lungo termine. Non è stato difficile, per il cronista, capire che se questo comune, è di fatto, in Dissesto Finanziario e la colpa è tutta da addebitare alle scelte sbagliate ed una mancata applicazione del contenimento della spesa e dei costi iniqui e sicuramente evitabili, tutto questo è stato stigmatizzato con rabbia dai Grillini. Il mantenimento del rapporto con i baracconi (Dedalo e Girgenti), società succhia sangue con la Sole, la gestione da ditta esterna dei parcheggi a pagamento, e tanti altri errori amministrativi hanno indotto questo sindaco al finanziamento Bancario ad un tasso, più alto ‘d’Europa, oltre il 10% ed un aumento delle tasse succhia sangue al popolo di cui tutti sono a conoscenza, per evitare la bancarotta che non sarebbe, tuttavia il male peggiore visto che le tasse oltre quello chi stiamo pagando non possono andare, ma sarebbe servito invece ad azzerare tutti i rapporti con le strutture esterne di cui prima si diceva. Ma il default cui prodest? Sicuramente non all’amministrazione per continuare a gestiste lo status quò con grave danno dei cittadini e dell’economia locale.
(s.c.)