11933450_518705371641643_4075300643982161100_nDopo i recenti episodi, culminati  con la sospensione di una gara calcistica per inagibilità del terreno di gioco, quest’interrogativo è più che lecito.  Il futuro dello stadio Bordonaro è tutt’altro che scontato. Una struttura, nel cuore della città, abbandonata a se stessa con una parte di essa su cui pesa un pesante vincolo di inagibilità.  Che dire, nessuno si sarebbe aspettato una fine così ingloriosa di una struttura che decenni fa è stata motivo di orgoglio per tutta la città.

Lo stadio Bordonaro è uno dei pochi che può vantare una posizione geografica molto  vantaggiosa come mai nessuno si sta attivando affinchè ritorni ad essere il fiore all’occhiello dell’intera provincia di Agrigento? La ristrutturazione del campo sportivo di via Veneto, dovrebbe essere una delle priorità degli amministratori pubblici. I vertici regionali dovrebbero valutare la fattibilità di un progetto di cui si parla da decenni in modo da erogare il finanziamento che, dopo tanti anni, consentirebbe la realizzazione del tanto atteso terreno di gioco in erba.

Erano stati  chiesti dei fondi alla regione Sicilia, per un totale di 800 mila euro, necessari alla costruzione di una tribuna coperta e di un terreno di gioco in erba. Il Credito sportivo  aveva  dato il via libera alla concessione di un mutuo ma poi tutto è svanito nel nulla, ci chiediamo il perchè???.

Attualmente  i calciatori sono costretti a giocare in un campo realizzato in sabbia con evidenti disagi nelle giornate piovose, come si può vedere dalla foto  scattata pochi giorni fa. Oltre a questo,  l’attuale tribuna dello stadio di via Veneto risulta inagibile e dunque non può essere aperta al pubblico.

Quando si parla di sport a Canicattì a molti  canicattinesi riaffiorano alla mente i ricordi dei tempi d’oro del calcio locale, a questa disciplina sono legati i ricordi più belli e nostalgici che hanno fatto sognare migliaia di tifosi biancorossi. Tutti gli appassionati ricordano le infuocate trasferte dei campionati dell’interregionale e della C2, anni bellissimi per la dirigenza, per i tifosi e per la città intera.

La promozione nel campionato di serie C2 ha rappresentato una sorta di riscatto sociale di questa cittadina del profondo sud d’Italia che con le glorie sportive ha voluto scrollarsi di dosso un retaggio di ataviche aspirazioni non esaudite. E’ stata la conferma di una città e di una società sana che ha avuto la caparbietà di cambiare in meglio.

La formazione biancorossa era un avversario temuto ed in qualunque campo si recasse era sempre guardata con timore reverenziale.

Adesso un gruppo di giovani sportivi sta cercando di portare i colori  biancorossi a nuovi importanti traguardi, con discreti risultati,  ma di quel  Canicattì glorioso rimane poco, a parte qualche foto ingiallita e la voglia di onorare tutti coloro che sono stati gli artefici di quei bei momenti.

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