BAMBINICari lettori, come ogni fine settimana voglio porre alla vostra attenzione un editoriale per creare qualche spunto di riflessione.  Gli argomenti di punta sono senza dubbio il degrado cittadino, la cattiva amministrazione ecc ecc…. in questo periodo elettorale tutti cercano di calvalcare l’onda dei vari problemi che affliggono la comunità canicattinese per proporsi come buoni amministratori  con in tasca la panacea in grado di risolvere tutti i mali ma tra il dire e il fare non c’è solo di mezzo il mare c’è un oceano la cui vastità non può essere misurata.

Con questa metafora voglio evidenziare che a parole siamo tutti degli irreprensibili cittadini ma poi nei fatti di criticità ne vengono fuori a iosa.

Partendo dai piccoli gesti di inciviltà come: intralciare il traffico parcheggiando in doppia fila,  buttare dal finestrino dell’auto sigarette e  oggetti vari e tanti altri piccoli gesti  che contribuiscono al degrado cittadino continuo soffermandomi  su un altro aspetto della mancanza di senso civico, quello morale –  sociologico.

Per parlare di questo aspetto,  prendo spunto da un commento letto in queste sere nella pagina facebook di una nostra concittadina che  denunciava pubblicamente  come in alcuni istituti scolastici, parliamo di scuole elementari, certi genitori insegnano ai propri pargoli  a fare differenziazioni nelle amicizie tenendo in considerazione la classe sociale di appartenenza onde evitare che il proprio figlio possa socializzare o addirittura stringere amicizia con il figlio del muratore, dell’idraulico,  dell’impiegato solo per citare alcune di queste nobilissime professioni  e si evidenziava come certe mamme  avrebbero addirittura creato una vera e propria coalizione tra di loro.

A mio avviso il vero ostacolo per i bambini è solo la mentalità di certi genitori che pensando di essere SNOB sconoscono il vero significato dell’acronimo che deriva dalla locuzione latina SINE NOBILITATE  ovvero senza alcuna nobiltà,  dunque l’esatto contrario di quello che vorrebbero apparire.

E’ evidente che bisogna assolutamente evitare di generalizzare  ma bisogna anche impedire che i bambini vengano coinvolti in questo processo di ARRETRAMENTO  sociale!!!

Il cambiamento ,  se davvero lo vogliamo, dipende anche dall’esempio e dall’educazione che sapremo dare ai nosri figli!!!

Nessun uomo è un’isola, ogni persona, con il suo comportamento, reca benefici o danni alla famiglia e alla collettività in cui vive.  Per questo motivo bisogna tenere sempre in primo piano i  principi fondamentali del­l’educazione compito che riguarda non solo i genitori ma tutti coloro che vivono nell’ambito della famiglia, dove parole ed esempi possono avere una parte impor­tante, persino determinante, nella formazione dei picco­li.

Ritornando alla politica nostrana,  a mio avviso,  prima di iniziare con i vari sproloqui che tra qualche giorno vedremo nelle Tv locali, bisognerebbe farsi un approfondito esame di coscienza guardando  bene il proprio passato e soprattutto i propri limiti.

Prendo in prestito una famosa frase pronunciata da un nostro illustrissimo concittadino: “Quando moriremo non ci sarà chiesto quanto siamo stati credenti ma credibili. Rosario Livatino”.

Alla fine di questo editoriale voglio allegare appositamente  un video di denuncia sociale fatto nel 2012 , periodo ben lontano dalle competizioni elettorali, questo per rispondere a chi , ancora oggi, accusa la testata che dirigo di fare propaganda politica per fini elettorali.

Canicattiweb.com di sicuro non ha bisogno di giustificarsi con nessuno poichè parlano i fatti ma ogni tanto va evidenziato come il sottoscritto, Cesare Sciabarrà, Gero Marsala  e tutta la  redazione,  hanno sempre portato avanti un servizio di denuncia sociale dal 2009 , anno della nascita del portale ad oggi,  di certo non  in prossimità di competizioni elettorali come invece fanno alcuni pseudo paladini del  buon governo che vengono  fuori   solo quando si avvicinano le elezioni.

Detto questo,  non nego che dopo anni di  impegno  giornalistico che mi ha  sempre visto  in prima linea nel denunciare i misfatti, anche a rischio della mia incolumità, per civico senso del dovere, nei confronti di  chi si  sente  vessato  e vittima del dissesto che  negli ultimi dieci anni ha raggiunto livelli altissimi, non nego che potrei, il condizionale è ancora d’obbligo,  scendere in campo  in prima persona senza più delegare alcuno.

Forse dopo questa mia dichiarazione ci sarà qualcuno che dirà: ” ecco visto……, lo dicevo io che qualcuno della redazione voleva candidarsi” oppure, ” ci mancava sulu iddru” … …ripeto , a me le critiche non fanno paura anzi mi stimolano  se diventano illazioni però so come difendermi nelle sedi opportune.

In conclusione,  voglio innanzitutto rassicurare tutti  i lettori che se dovessi decidere di candidarmi questo di sicuro non inciderà sulla  mia imparzialità nel raccontare   fatti,  misfatti e  cronaca del nostro territorio,  non cambierò  di una virgola!!!! Se poi ci saranno i soliti detrattori che vorranno per forza vedere il marcio dove non c’è me ne farò una ragione di sicuro non  perderò il sonno per qualche commento critico.

La mia  coerenza   nel portare avanti battaglie sociali continuerà  ad essere più forte di prima dimostrando che con la volontà e il buon senso si può sopperire  a tante  incapacità  dovute al lassismo o ad interessi personali.

Davide Difazio, direttore editoriale.