Se si vuole iniziare a servire seriamente questo paese, sarebbe il caso di iniziare fin da subito una mappatura partendo da un semplice concetto di individuazione delle aree, come facevamo da piccoli giocando a battaglia navale. Ogni area deve corrisponde a un perimetro e un perimetro deve coincidere con una lettera. Ogni perimetro corrispondete alla singola lettera deve corrispondere a un responsabile di zona individuato tra la società civile.
Questo presuppone a monte da parte dell’amministrazione una strategia di fidelizzazione e affezionamento al territorio da parte della gente che vi insiste. Il responsabile dovrà seguire un protocollo stabilito dall’ amministrazione che elenca metodi e priorità da segnalare. Ad esempio, buche particolarmente pericolose per l’incolumità di chi abita in quella zona, cassonetti fatiscenti, istanze particolari, creazione di parcheggi ordinati, rifacimento delle strisce pedonali, etc etc.
Insomma un piccolo quadrato di cui si sa tutto in tempo reale. Al contempo si potrebbe realizzare una piattaforma on line open source, quindi a costo zero, dove ogni responsabile di zona potrà giornalmente inserire quanto detto prima. Un responsabile generale coordinerà il tutto e riunioni periodiche quindicinali di tutti i responsabili di zona per fare il punto della situazione. Contemporaneamente l’amministrazione si doterà di 4 elementi con due mezzi di supporto per gli interventi immediati, ad esempio la rimozione di qualche ostacolo segnalato, la copertura di una buca anche in maniera momentanea in attesa di un intervento definitivo et etc.
Questa semplice ma articolata iniziativa darebbe al paese più cose; il coinvolgimento emotivo degli abitanti, la funzionalità dei servizi, il quadro complessivo delle condizioni del paese, l’ottimizzazione delle risorse. A completamento di tutto ciò , si potrebbe anche istituire un premio per la zona meglio gestita e monitorata, al fine di creare quel senso di sana competitività tra quartieri. Ecco come si può iniziare ad immaginare questo paese. Tempi di realizzazione di questa struttura, 2 settimane, “entro e non oltre”
Cesare Sciabarrà