La Commissione europea ha accolto la domanda presentata dall’Italia per il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta (Igp) all’olio extravergine di oliva di ‘Sicilia’. Lo ha reso noto la stessa Commissione. Il testo della decisione è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
Con il riconoscimento dato dall’Ue all’olio extravergine d’oliva di Sicilia salgono a 285 le Igp assegnate finora a prodotti italiani. L’olio di ‘Sicilia’ si distingue, secondo quanto si legge in una nota di Bruxelles, per il suo sapore particolarmente fruttato e per gli aromi di erbe, pomodoro e carciofo.
Per potersi fregiare della denominazione Igp l’olio extravergine dovrà essere il risultato della coltivazione, della raccolta e della lavorazione di olive provenienti esclusivamente dal territorio dell’Isola. La Commissione europea ricorda poi che negli ultimi anni aziende produttrici dell’olio extravergine di oliva hanno vinto numerosi premi nell’ambito di concorsi di settore.
“É l’atto finale di un iter complesso e non senza problematiche, per il quale mi sono impegnata personalmente considerando questo riconoscimento come una delle priorità del mio mandato di parlamentare europeo” spiega Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
“Nessuna obiezione dunque è “tutto in regola” per la Commissione europea che oggi adotta il Regolamento che al suo articolo 1 recita: ‘La denominazione Sicilia (Igp) è registrata’. E’ un momento di successo per l’olivicoltura e l’agricoltura siciliana tutta, che non può che ripartire dal riconoscimento delle sue tipicità ed eccellenze ambasciatrici del Made in Sicily nel mondo.
“Adesso bisogna continuare a lavorare per l’informazione, la diffusione della certificazione, l’aggregazione per creare un sistema forte capace di competere sui mercati europei ed esteri come Canada, Stati Uniti, Cina, dove c’è una grande domanda di olio extravergine siciliano. L’Igp Olio Sicilia – conclude Michela Giuffrida – è un riconoscimento importante e il riscatto del lavoro straordinario degli olivicoltori siciliani”.