Scommetto che il titolo vi ha lasciato senza parole…. È capitato anche a me quando in questi giorni un mio amico mi ha invitato a fare una riflessione alla luce di un paio di nuove morti per tumore, tra l’altro di soggetti particolarmente giovani.

Il mio amico mi ha detto: provate a chiedere attraverso la vostra testata se vi è canicattinese che non abbia almeno un congiunto morto per tumore. L’invito mi ha lasciato per un attimo perplesso e ho iniziato da me per poi pensare agli amici più vicini. Vi confesso che ho fatto fatica a trovare un solo amico che non avesse in famiglia un lutto per tumore.


Detta così potrebbe sembrare troppo semplice… ma in realtà dico che dovremmo iniziare a farci qualche domanda. Non è che sarebbe il caso di iniziare a parlare di questo fenomeno ? Non è che sarebbe il caso di iniziare a fare un’analisi , anche non di tipo scientifico ma meramente statistico su questo problema? Allora voglio lanciare all’amministrazione, agli operatori sanitari, alle istituzioni, un messaggio , anzi un invito, l’invito a riflettere su questo fenomeno che ci riguarda tutti da vicino, da molto vicino e dedicare ad esso più attenzione, concretamente però….. non  qualche convegnetto di quelli dove si esibiscono belle cravatte e signore uscite dal parrucchiere… cose serie insomma.

L’altro giorno mi scrive su facebook una signora che mi dice “abito in campagna ma non posso aprire la finestra di casa perché mi arriva un forte puzzo di plastica bruciata…” poi aggiunge che è una situazione che si perpetua ogni giorno…. Mi chiede di fare un articolo…. Insomma siamo sicuri che la terra dei fuochi è così lontana da noi ? E voi che state leggendo questo articolo volete fare mente locale e chiedervi se fate parte di quella sparuta categoria che non ha almeno un congiunto morto di tumore? Perché in realtà si può essere assassini in mille modi….

Cesare Sciabarrà