A Ravanusa presso l’Istituto Comprensivo “A. Manzoni”, a conclusione del progetto PON “Disegniamo la città educante”, è stato eletto il Consiglio Comunale Ragazzi. Il percorso didattico educativo, diretto agli alunni delle IV e V classi della scuola primaria e agli studenti delle I e II classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto, ha visto coinvolto lo staff formato dal Dirigente scolastico dott. Francesco Provenzano, l’esperto esterno Avv. Antonio Matasso, la tutor prof. Maria Rosa Carmina, e la figura aggiuntiva dott/ssa Danila Genova con la collaborazione e la presenza del Presidente del Consiglio Comunale Dott. Vito Ciotta , del consigliere Giovanni Di Caro e dell’assessore Marisabel Sciandrone. Nel rispetto del Regolamento, è stato eletto baby Sindaco l’alunna della I D Flavia La Greca, vice Sindaco l’alunno della II D, Vincenzo Brunco. I 20 Consiglieri sono stati eletti in proporzione ai voti delle liste, designati anche gli Assessori Alice Turco, Ginevra Castronovo, Ginevra Rizzo, Ilenia Gambino E Iris La Marca. Presidente del baby Consiglio, Rossella Antona. Il Consiglio comunale dei ragazzi (CCR) è diventato oramai una componente importante nel panorama delle iniziative della nostra Istituzione scolastica e, all’interno delle politiche giovanili, anche per il Comune di Ravanusa, si è insediato lo scorso 19 dicembre alla presenza del Dirigente scolastico dott. Francesco Provenzano, del team dittattico, del Sindaco Carmelo D’Angelo, del Presidente del Consiglio Dott. Vito Ciotta. E se da un lato permette loro di progettare, di confrontarsi con la realtà, in assoluta libertà di scelta, mediante azioni concrete, dall’altro obbliga gli adulti a tener conto di scelte che, seppur ridotte, vanno a modificare il contesto urbano, a fare i conti con l’espressione di desideri che sono il frutto di confronti e mediazioni, a riconoscere i ragazzi come soggetti attivi capaci sia di migliorare la propria vita che quella della comunità in cui vivono. Ed è con questa premessa che i ragazzi sono stati invitati a stilare i programmi, con la richiesta di migliorare strutture e infrastrutture, di dar loro opportunità di crescita culturale, sociale e umana attraverso la realizzazione di interventi la cui attuazione sia il prodotto della libera espressione delle loro opinioni, dei loro bisogni e di una soggettività progettuale finalmente valorizzata. Il percorso ha permesso inoltre la sperimentazione delle norme democratiche e la conoscenza dei meccanismi della vita politica al fine di prendere coscienza dell’importanza del diritto/dovere dei cittadini di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della comunità e creare un “senso di appartenenza” che ridefinisce il significato della città e la trasforma in qualcosa di proprio da conoscere, curare e difendere in un’azione che vede scuola, cittadini ed amministratori cooperare per la realizzazione di progetti comuni e condivisi. .