Quello a cui abbiamo assistito oltre al rogo ai fumi sprigionati è la  mortificazione di un uomo che ha dato con grande generosità le sue opere alla nostra comunità La ricompensa: buttate nella monnezza e poi date in fiamme. Io sono andato a trovarlo il Maestro Salvatore Cipolla, non solo per intervistarlo ma per chiedergli scusa a nome di tutta la gente per bene di Canicattì.

Mi ha raccontato con gli occhi lucidi quante volte ha sollecitato gli amministratori , almeno di spostala dalla spazzatura la sua opera. La sua modestia vi assicuro è disarmante, la sua dolcezza anche e questo rende ancora più doloroso il gesto che alcuni improvvisati amministratori gli hanno sferrato. Noi avevamo denunciato quella vergogna, avevamo chiesto come mai fosse possibile che un’opera d’arte si trovasse immersa tra i rifiuti.

Anche in questo caso ci hanno ignorati. Oggi quella scultura è andata a fuoco insieme a una montagna di rifiuti. “ E’ come se avessi perso un mio figlio” mi ha detto oggi con gli occhi lucidi il maestro Cipolla.  Guardate la chiacchierata che ci siamo fatti e visitate il suo sito per capire che abbiamo fatto un grande torto ad grande artista figlio di questa nostra comunità.

 

https://salvatorecipolla.jimdo.com/biografia/