Riceviamo e pubblichiamo in versione integrale quanto fatto recapitare dal Comitato Civico 2021 all’indirizzo dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Canicatti l’Arch. RosaMaria Corbo e al Sindaco Ettore di Ventura. Qualora i destinaria della missiva volessero replicare a questa pubblicazione , sarà dato loro lo stesso medesimo spazio per poterlo fare.

 


OGGETTO : LAVORI PUBBLICI PER LA REALIZZAZIONE DI UN’OPERA MEGAGALATTICA CHE COLLEGA LA  VIA NILDE IOTTI /SS 115 (strada che  collega le città di Trapani e Siracusa passando per Agrigento, Gela e Modica)

 

Leggiamo sui social che la S.V. fa dell’ironia sugli esperti di lavori pubblici. Noi siamo convinti che debba essere più prudente , intanto siamo in prossimità delle feste Natalizie e sarebbe stato più opportuno affrontare il tema del disaggio economico dei Cittadini Canicattinesi , Sarebbe stato un atto di estrema generosità annunciare di avere devoluto  tutte le indennità percepite dalla S.V. e dagli assessori alla mensa della CARITAS;

ed, altresì, impiegare il tempo non per fare annunci sui social ma impartendo direttive per la pulizia della Città, o, ancora, provvedere a fare riparare le centinaia di buche sparse per il territorio Cittadino , interventi che potevano contribuire a dare un aspetto decoroso alla Città specialmente per il periodo delle festività Natalizie. Invece  preferisce fare dell’ironia su lavori che, molto probabilmente, non si realizzeranno.

Proprio oggi alle ore 7,45 in via Giglia , nel tratto di strada ripristinato di recente, si è sfiorata la tragedia invero si è verificato un brutto incidente, forse a causa del manto stradale eccessivamente scivoloso.

Apprendiamo con piacere del progetto megagalattico che intende congiungere la via Nilde Iotti alla SS 115 , La strada statale 115 Sud Occidentale Sicula è la strada che  collega le città di Trapani e Siracusa passando per Agrigento, Gela e Modica, quindi un’opera pubblica GRANDIOSA.

La S.V.  si esibisce in una performance ironica sui lavori pubblici, questo COMITATO CIVICO 2021 vuole cogliere la provocazione e la invita a pubblicare il dettaglio di ciò che è avvenuto in via Nilde Iotti.

Intanto bisogna spiegare che cosa è il P.E.E.P.

La sigla P.E.E.P. è l’abbreviazione di Piano di Edilizia Economica e Popolare. In sintesi, è uno strumento urbanistico attraverso il quale il Comune soddisfa le esigenze abitative di quei cittadini che non sono così poveri da aver diritto ad una casa popolare, ma non sono neanche così benestanti da potersi permettere una casa comprandola ai prezzi correnti del mercato immobiliare.

Dopo la formale adozione del Piano, il Comune procede ad espropriare i terreni precedentemente individuati, sui quali verranno costruiti gli alloggi P.E.E.P. Nello stesso tempo indice un bando di gara in cui viene descritto il tipo di intervento che si verrà a realizzare, le condizioni e i requisiti di partecipazione al bando di gara.

Alla gara partecipano le cooperative edilizie e/o le imprese private. Gli stessi presentano al Comune un progetto col quale indicano i costi e le caratteristiche delle opere che andranno a realizzare.

Il Comune sceglie il progetto più vantaggioso e affida alle cooperative  e/o imprese private, che si impegnavano a realizzare alloggi sociali , la sua attuazione. In seguito viene stipulata una convenzione tra il Comune e le cooperative e/o imprese private  vincitrici del bando di gara,  che realizzeranno il Piano costruttivo . Da questo momento in poi le cooperative e/o le imprese private  non possono essere considerate dei semplici operatori privati e, per i soci della cooperativa o per gli acquirenti dell’alloggio sociale, scattano tutta una serie di garanzie e protezioni previste dalla legge.

Quasi sempre vengono espropriati terreni che i privati non potrebbero ottenere dai proprietari se non a costi molto elevati. Il Comune invece, mettendo il vincolo di pubblica utilità, li espropria facilmente e li trasferisce alle cooperative.

Quasi sempre gli originari proprietari, non contenti del prezzo di esproprio, fanno causa al Comune, molto spesso vincendola.  Abbiamo visto che l’Avvocatura Comunale ha perso cause per circa € 14.500.000,00, molte dei quali da imputare proprio ad indennità di esproprio.

 

Per ultimo  il contributo afferente al permesso di costruire è ridotto alla sola quota degli oneri di urbanizzazione qualora il titolare del permesso si impegni, a mezzo di una convenzione con il comune, ad applicare prezzi di vendita  determinati ai sensi della convenzione-tipo, così da cedere l’alloggio ad un prezzo competitivo.

Quindi il Sindaco prima di fare dell’ironia sarebbe meglio che pubblicasse i seguenti dati:

 

  • Il verbale dalla quale risulti che quanto contenuto nelle convenzioni è stato  rispettato;
  • Se le imprese hanno pagato per intero l’indennità di esproprio e le eventuali spese legali , nell’ipotesi che il Comune abbia sostenuto un procedimento giudiziario;
  • L’ammontare degli oneri di urbanizzazione pagate dalle imprese;
  • Nell’ipotesi che l’impresa costruttrice abbia compensato delle somme con opere pubbliche da realizzare , l’entità delle opere costruite e i relativi certificati di collaudo;
  • Se sono state realizzate tutte le opere di urbanizzazione secondaria , logicamente con i certificati di collaudo.

 

Quanto sopra a garanzia dell’esatta osservanza della normativa vigente e per la tutela di chi ha acquistato un alloggio in cooperativa, stante il fatto che sono tutti alloggi sociali.

 

Logicamente realizzare delle opere pubbliche non avendo chiarito i suddetti cinque punti significa assecondare dei comportamenti illeciti e soprattutto porre un rimedio anomalo agli inadempimenti dei vari dirigenti che si sono succeduti nell’Ufficio Tecnico e soprattutto procurare un notevole danno economico al Comune.

Intanto aspettiamo risposta anche pubblica sui detti cinque punti per il resto entreremo nel merito delle progettazioni pubblicate, su cui avremo altre cosa da dire.

 

 

Canicattì  23/12/2019

 

IL SEGRETARIO                                                                                IL PRESIDENTE

Calogero Giarratana                                                                         Giuseppe Giardina