“A poche ore dall’approvazione del bilancio di previsione 2023 dal Consiglio Comunale, crediamo sia necessario tornare sul tema della spesa e sulla generale tenuta dei conti del Comune di Palma di Montechiaro”.
Con queste parole, il PD di Palma esprime preoccupazione riguardo allo stato di salute delle casse comunali, alla luce dei dati emersi nel rendiconto di gestione 2021, approvato da poco.
L’apprensione deriva dall’osservazione di alcuni fattori economico-finanziari che sono veramente allarmanti. Il riferimento è, in particolare, all’anticipazione di tesoreria, arrivata a circa 4,5 milioni di euro, ed al bilancio consuntivo anno 2021 della partecipata “Palma Ambiente”, cresciuto in un solo anno di ben 800 mila euro, determinando un fortissimo aumento del costo complessivo a circa 4,5 milioni di euro per il 2021 contro i 3,7 milioni del 2020: altro che “400 euro di avanzo”!
“Forse non è noto alla cittadinanza, dichiara il PD, ma da diversi anni per questa amministrazione il ricorso all’anticipazione di tesoreria è diventato una consuetudine per finanziare la spesa corrente, cosa estremamente grave, perché questo strumento dovrebbe essere utilizzato con parsimonia, così come ricordato dalla Corte dei Conti della Regione Siciliana nella delibera n. 25/2022, la quale recita testualmente: ” l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria, quando si verifica senza soluzione di continuità, costituisce comportamento difforme da una sana e prudente gestione finanziaria….il ricorso a questa particolare forma di finanziamento, soprattutto se reiterato nel tempo, produce un aggravio finanziario per l’Ente e può indicare la presenza di latenti squilibri nella gestione di competenza o dei residui e, nei casi più gravi, configurare una violazione del disposto dell’art. 119 Cost. che consente di ricorrere al debito solo per finanziarie spese di investimento”. A ciò si deve aggiungere che gli interessi pagati sul debito negli ultimi 2 anni ammontano a quasi 300 mila euro!
Secondo quanto previsto nel bilancio di previsione 2023, l’amministrazione Castellino sta già contemplando l’aumento delle tariffe TARI, che presumibilmente ammonterà a circa 1,2 milioni di euro (+ 25% circa). Infatti, con Det. Dirigenziale n. 189 del 2022 del capo settore finanze e tributi, è stato conferito incarico ad una società specializzata per la redazione del nuovo piano economico e finanziario (P.E.F. anno 2023). Quindi, non solo continuiamo a fare debito su debito per ostentare virtuosità, l’amministrazione in carica si appresta, quindi, ad aumentare la tassa sui rifiuti, cosiddetta TARI, già pesante ed insostenibile per i cittadini e per le attività economiche, ancor più intollerabile in virtù dell’attuale situazione già compromessa dal caro bollette.
Questi dati,continuano nella nota, cresciuti a dismisura negli ultimi anni, destano in noi grande apprensione. Giá in campagna elettorale avevamo lanciato l’allarme in merito ai conti ma, adesso, con i dati emersi dal rendiconto 2021 e dal bilancio di previsione 2023, entrambi approvati in consiglio con il voto CONTRARIO del solo Partito Democratico, le nostre preoccupazioni trovano conferma!
La necessità di aumentare la TARI conferma ulteriormente che la scelta di gestire il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti in proprio (con la società in house) anziché l’affidamento a ditte esterne sia da annoverare tra le scelte più infauste che questa città possa ricordare. Fu una scelta dell’attuale amministrazione quella di revocare l’appalto settennale, sulla scorta che la gestione diretta del servizio avrebbe generato anche un risparmio per i cittadini. Al contrario, quanto si prospetta va esattamente nel verso opposto.”