La squadra di Canicattì ha da poco un nuovo presidente, Maria Grazia Scicolone. L’imprenditrice, già socia del club siciliano è stata eletta all’unanimità dall’Assemblea dei soci e sarà alla guida della squadra in questa decima stagione sportiva dopo la rifondazione.

 

La nuova presidenza del Canicattì.

Con il nastro rosa ed una grande passione per il calcio ma, soprattutto, per la squadra di Canicattì. Così l’imprenditrice siciliana Maria Grazia Scicolone ha conquistato il cuore dell’assemblea dei soci che l’hanno eletta, all’unanimità, presidente della squadra di calcio biancorossa. Succede ad Angelo Licata che per anni ha ricoperto il ruolo di presidente della squadra, con impegno, passione, equilibrio ed una grande disponibilità. Licata, un altro imprenditore nel campo dell’edilizia, era in carica dal 2018 ed ha traghettato la squadra in momenti molto delicati.

La composizione della nuova dirigenza, tuttavia, ha apportato significativi cambiamenti in una squadra che è riuscita a crearsi un buon seguito i tifosi e grandi ambizioni. La storia dei biancorossi, almeno quella più recente, è stata caratterizzata da momenti di up e momenti di down, come ormai accade in quasi tutte le società calcistiche. Il momento di maggiore gloria è stata sicuramente la promozione in serie D, nel 2022 e il ritorno in Eccellenza nel 2017, dopo 10 anni di assenza dal calcio professionista.

 

La storia calcistica del Canicattì.

La fondazione dell’Associazione Sportiva risale al 1928 grazie all’iniziativa di Carmelo Marchese Ragona, uno tra i più importanti imprenditori siciliani che diede vita ad una squadra di calcio quando ancora, sull’isola, lo sport muoveva i primi passi. Da allora ci sono state diverse evoluzioni per i biancorossi. Quella del Canicattì è, infatti, una storia abbastanza singolare che ricomincia nel 2014. In quell’anno, infatti, la squadra non fu iscritta al campionato e venne radiata dagli organi federali per inattività.

Una scelta che molti tifosi non hanno condiviso e grazie al loro impegno i biancorossi di Agrigento riuscirono a riconquistare il calcio professionistico ripartendo dalla Prima Categoria.

L’impegno di questi tifosi si spinse ben oltre e, grazie all’aiuto di altri 300 soci fondatori, si riuscì a rilanciare lo sport ed il calcio.

Nell’aprile del 2017 arriva, dopo 20 lunghi anni di assenza, il Canicattì riesce a riguadagnare l’Eccellenza, vincendo con due giornate di anticipo, il campionato di promozione del suo girone.

Dopo pochi giorni arriva un’altra bellissima notizia per il calcio cittadino e cioè la vittoria nella finalissima del campionato di juniores che di fatto laurea la squadra a campione regionale. Una vittoria ed un miracolo calcistico che si compie anche l’anno successivo, il 3 maggio 2018, quando, battendo in finale il Camaro, bissano il titolo di campioni regionali.

A questa scia di successi si aggiunge la vittoria della Coppa Italia regionale nel 2019 e la promozione in serie D nel 2022. Anni abbastanza proficui per la squadra che, su questa scia, punterà a raggiungere, anche in questa stagione, sempre il massimo.

 

Nuovi arrivi e nuove speranze

Con la nuova stagione iniziata da poco ed un calendario abbastanza impegnativo, con tantissimi incontri anche infrasettimanali che potrebbero minare gli equilibri, la squadra si sta preparando a scalciare sui campi. Il primo punto è già arrivato con un pareggio casalingo contro il Siracusa, un avversario abbastanza temibile per i biancorossi ma con cui la squadra ha ormai imparato a fare i conti.

Quest’anno la squadra potrà fare leva sull’arrivo di nuovi giocatori. Tra questi, per come annunciato giorni fa, il centrocampista classe ’89 Giuseppe Vaglianisi. Mezz’ala esperta con una esperienza accumulata tra le fila del Biancavilla e dell’Acireale è un calciatore con una buona leadership dentro e fuori dal campo.

La squadra può vantare una attenzione particolare verso i giovani talenti, ad esempio il diciottenne argentino Benjamin Loza, e la crescita dei vivai ma si distingue anche per la scelta puntuale di giocatori di esperienza che amalgamano la squadra e accompagnano i più giovani con il loro senso di appartenenza e l’esperienza.

Puntare sulla crescita dei giovani è un ottimo modo per garantirsi nel tempo dei talenti maturi ma anche per cercare di promuovere giocatori che potrebbero conquistare ed ambire a serie più importanti o magari figurare nelle ricercatissime quote serie A.

Del resto sono tantissime le storie di ragazzi in erba che hanno fatto la loro strada partendo da serie minori e che si sono infine distinti su campi nazionali ed internazionali. Come una favola che ha un bel finale e per cui vale la pena lottare, crederci e giocare.

 

Conclusioni

Quella del Canicattì Calcio è una storia che si è scontrata con non poche difficoltà ma con prospettive promettenti per il futuro. Infatti, negli ultimi anni, sta raccogliendo diversi successi ed affrontando sfide sempre nuove, sia per la squadra che per i tifosi. Ripartire dai e con i tifosi è un buon modo per tenere il morale della squadra e dei giocatori alto. L’arrivo di una nuova dirigenza può aprire le porte per nuove opportunità e sfide sempre più emozionanti. Questo significa che la squadra ha obiettivi concreti da voler realizzare con il supporto di giocatori d’esperienza ma anche di giovanissimi talenti che riusciranno a distinguersi, sicuramente, sul campo.