Gli stadi di calcio italiani sono un vero e proprio patrimonio di cultura, passione e storia che si fonde con quello che è l’amore per lo sport più amato nel paese. Gli impianti più antichi, comunque, non sono solo templi del calcio ma anche testimonianze di eventi storici che vanno oltre lo sport. Esploriamo insieme alcune di queste arene calcistiche, che sono immerse in quella che è la loro ricca eredità.

Gli stadi più vecchi e ancora utilizzati per la Serie A

Stadio Luigi Ferraris (Genova)

Conosciuto anche come Marassi, dal quartiere dove sorge, lo Stadio Luigi Ferraris è uno degli impianti sportivi più antichi d’Italia ancora in uso per il campionato di Serie A. Inaugurato nel 1911, ha una capacità di oltre 36mila spettatori ed è un fiore all’occhiello cittadino che lo rende amatissimo dai tifosi. Questo stadio è un vero gioiello storico: ha visto alcune delle partite più emozionanti del calcio italiano e internazionale ed è il campo di casa sia del Genoa C.F.C. che della U.C. Sampdoria. Il Luigi Ferraris, oltre ad essere stato una delle sedi del Mondiale del 1990 giocato in Italia, ha una struttura che rispecchia i canoni architettonici dell’epoca, con gli spalti vicini al campo che sono in grado di creare un’atmosfera elettrizzante durante le partite.

Stadio Giuseppe Meazza (Milano)

Conosciuto comunemente come San Siro, lo stadio Giuseppe Meazza è un’icona del calcio mondiale. Inaugurato nel 1926, rappresenta uno degli esempi più significativi di stadi dedicati al calcio che hanno ospitato, a più riprese, eventi sportivi di grande rilevanza, inclusi i Mondiali FIFA e i campionati europei UEFA. Con una capacità di circa 80mila posti, è il più grande stadio italiano. La sua architettura è caratterizzata da quattro torri angolari che supportano la struttura dello stadio, rendendolo imponente, uno dei più grandi stadi dove si possa, attualmente, guardare le partite. Casa del Milan e dell’Inter, il San Siro è più di un semplice stadio: è un tempio dove si sono incontrate generazioni di tifosi, uniti dalla passione per il calcio.

Stadio Renato Dall’Ara (Bologna)

Il Dall’Ara di Bologna, in precedenza conosciuto come Stadio Littoriale, è stato inaugurato nel 1927. Nonostante le numerose ristrutturazioni, conserva ancora il fascino dell’architettura di quel periodo, con la sua distintiva torre Maratona. Attualmente può ospitare circa 38mila spettatori. Storica casa del Bologna F.C. 1909, lo stadio ha visto la squadra conquistare numerosi titoli in epoche in cui il calcio si stava ancora formando come fenomeno di massa in Italia.

Stadio Artemio Franchi (Firenze)

L’Artemio Franchi di Firenze, inaugurato nel 1931 e progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi, è considerato uno degli esempi più puri di architettura sportiva modernista in Italia. La sua torre di Maratona e le rampe elicoidali sono elementi distintivi e affascinanti. Questo stadio è una tappa obbligatoria per gli appassionati di architettura sportiva e può contenere oltre 43mila spettatori. Oltre ad essere la roccaforte della Fiorentina, ha ospitato partite della Nazionale italiana ed eventi internazionali.

Stadio Olimpico (Roma)

Inaugurato nel 1937 come parte del Foro Italico, lo Stadio Olimpico di Roma ha una storia che si intreccia con quella del paese. Con una capacità di oltre 70mila spettatori, è stato teatro di cinque finali di Coppa dei Campioni/Champions League e di numerosi altri eventi sportivi e non. È il terreno di gioco delle squadre della capitale, Roma e Lazio, e rappresenta un punto di riferimento per il calcio e per gli eventi sportivi in Italia.

 

Questi stadi, come si può evincere da queste brevi descrizioni, non sono affatto solo simboli calcistici ma rappresentano, senza ombra di dubbio, quanto sia stato fatto, e pensato, nel nostro paese, anche in un’epoca molto difficile come quella che va dagli anni Dieci ai Trenta, per far sì che lo sport fosse considerato come essenziale per una vita di soddisfazioni non solo lavorative o affettive. Il calcio, che in quegli anni stava diventando lo sport preferito dagli italiani, ha avuto, fin da subito, bisogno di case in cui ospitare giocatori e tifosi e, in questi 5 casi, stiamo parlando di strutture molto belle, anche solo dal punto di vista storico e architettonico. Pensiamo solo allo stadio Olimpico, che è ha accolto migliaia di atleti, nel 1960, per delle indimenticabili Olimpiadi. Chi di noi, infatti, può aver scordato l’entrata di Abebe Bikila, a piedi scalzi, dopo la sua incredibile maratona, o le medaglie di un campione italiano come Livio Berruti? Ad maiora, allora, per tanti nuovi trionfi sportivi da vivere nei nostri bellissimi, e antichi, stadi.