Cupi e travagliati orizzonti, due lustri addietro, al Comune di Campobello di Licata. Aleggiava il rischio del dissesto finanziario.
Oggi, invece, si prefigura una giornata dal futuro roseo. “Storica”, per alcuni.
È, infatti, giunto a termine il piano di riequilibrio decennale, la cui approvazione era stata resa necessaria dall’enorme situazione debitoria in cui versava il Comune. “”E che si era creata negli anni precedenti”, secondo il Pd.
Il dissesto finanziario sarebbe stato un danno enorme per la comunità di Campobello di Licata ed altre, come testimonia ciò che stanno attraversando i tanti comuni siciliani, che vivono tale situazione. Per il Comune di Campobello il dissesto finanziario avrebbe comportato conseguenze devastanti. Citiamo solo alcune: blocco dei servizi di integrazione e sostegno ai disabili, enormi ritardi nei pagamenti ai creditori, a volte dilazionati per anni, impossibilità di stabilizzazione dei precari e dipendenti inseriti in modo coatto nelle liste di mobilità.
-“”Dovevamo scegliere (dieci anni fa, ndr) – scrivono in una nota i dem – tra assumerci la responsabilità di un risanamento che avrebbe comportato scelte impopolari o lasciare andare il Comune in dissesto, che avrebbe comportato conseguenze estremamente più gravi per i cittadini, ma, rispetto alle quali, nessuno poteva indicarci come responsabili.
Sarebbe stato facile, in quel clima, allargare le braccia, e pensare esclusivamente al consenso personale, ma abbiamo scelto la strada della responsabilità, abbiamo scelto di tentare tutte le strade possibili per limitare danni e conseguenze per i cittadini”.
Ancora il Pd: “”Nonostante l’evidenza della necessità di evitare a tutti i costi il dissesto, in Consiglio Comunale ci fu chi votò contro il piano di riequilibrio sapendo che ciò avrebbe portato al dissesto, probabilmente nella speranza di lucrare consenso elettorale, dichiarando che il piano di riequilibrio non era sostenibile, che sarebbe stato bocciato e che avrebbe solo causato ulteriori danni ai cittadini. Il dissesto è stato evitato, e adesso il Comune di Campobello di Licata è, a tutti gli effetti, un Comune risanato. Il piano di riequilibrio è stato portato a termine, cosa per nulla scontata e solo alcuni paesi della Sicilia sono riusciti a completarlo””.
La Corte dei Conti, quando un Comune è sotto procedura di riequilibrio, anzitutto esamina il piano di riequilibrio proposto – e non di rado -, questo viene bocciato. Nel caso di Campobello è stato approvato. Poi, se approvato, ogni sei mesi esamina le azioni effettuate e la gestione complessiva delle risorse comunali, ed esprime un giudizio. Se il Comune non è gestito con correttezza, con oculatezza e secondo i parametri della buona gestione, il giudizio è negativo e il Piano di Riequilibrio viene riformulato, o, nei casi più gravi, revocato””.
L’ano nuovo, il 2024, apre una fase nuova e apre a tante opportunità grazie al senso di responsabilità della civica amministrazione. Dopo il voto di primavera, la prossima amministrazione avrà davanti una situazione.
Il Comune è retto, fino alle prossime elezioni, dalla Commissaria straordinaria Teresa Burgio.
Giovanni Blanda