Avrebbe bruciato un’auto sottoposta a sequestro per poi denunciarne il furto mettendo nei guai anche il padre che di quel veicolo ne era il custode. È successo a Canicattì dove gli agenti di polizia, guidati dal commissario capo Gerlando Scimè, hanno denunciato un diciottenne ed il padre. Il primo è stato deferito per le ipotesi di reato di danneggiamento e simulazione di reato; il genitore, invece, per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro.