Cauto ottimismo al Comune di Palermo sul futuro della vertenza Amat. Come è noto, i dipendenti della società che si occupa del trasporto pubblico locale hanno scioperato lunedì 8 aprile. Il terzo presidio dall’inizio dell’anno, nato per ribadire il dissenso in merito al mancato rinnovo degli accordi di secondo livello (buoni pasto, ferie, straordinari). Ma a preoccupare i lavoratori è anche e soprattutto lo stato dei conti dell’azienda. Al momento infatti, il bilancio 2022 di Amat è stato chiuso con un passivo da 21 milioni di euro. Fatto che rischia di erodere, ancora una volta, il capitale sociale della società. La parola definitiva verrà pronunciata fra fine aprile ed inizio maggio. Momento nel quale il CdA della società dovrebbe incontrare il Socio Unico, ovvero il Comune di Palermo.

I fondi attesi dalla Regione
Tra i principali problemi che pesano sul bilancio 2022 di Amat vi è la famosa questione dei 12 milioni di euro che Amat attende dalla Regione Siciliana in merito ai fondi stanziati dal Governo Nazionale per far fronte all’emergenza covid. Capitolo di spesa chiamato “vuoto per pieno”, proprio a sottolineare la necessità di compensare i disagi vissuti dalle aziende di trasporto pubblico locale a causa delle limitazioni dettate dalla pandemia. Fronte sul quale però si è generato un conflitto interpretativo fra gli uffici della Regione Siciliana e quelli del Comune di Palermo. E a chiarire le cose, ormai, potrà essere soltanto un pronunciamento dell’Ars.

La III Commissione: “Presto Amat riceverà fondi per l’emergenza covid”
Una stasi durata mesi ma sulla quale sembrerebbero però esserci alcune novità. A darle sono stati i componenti della III Commissione Consiliare del Comune di Palermo, in seguito al vertice tenuto questa mattina con la Commissioni Trasporti dell’Ars. “Abbiamo avuto rassicurazioni dai colleghi dell’Assemblea regionale che questa norma avrà una corsia privilegiata affinchè venga approvata al più presto, prima appunto dalla Giunta regionale e poi subito dopo dalle Commissioni al ramo e dalla stessa Ars – hanno commentato i componenti della III Commissione -. Una norma che consentirà finalmente all’Amat di incassare risorse finanziarie indispensabili per la propria sopravvivenza, che risalgono appunto agli anni del Covid. Somme dovute dalla Regione all’Amat per compensare la grave crisi degli anni della pandemia”, hanno conclusi Sabrina Figuccia, Massimo Giaconia, Concetta Amella, Antonino Abbate e Caterina Meli.