“Siamo profondamente rammaricati e dispiaciuti nell’apprendere che il Superbonus abbia interessato solo il 4% del totale degli immobili ad uso abitativo presenti nel Paese e quello che ci fa più rabbia è riscontrare che il Superbonus abbia favorito maggiormente i proprietari di immobili con una alta capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti come da sempre chiediamo”.

Lo ha detto il segretario della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, che aggiunge: “Il Superbonus va rivisto introducendo incentivi per le fasce più deboli e l’edilizia popolare e’ l’unico rimedio ancora percorribile perché non basta erogare una pioggia di fondi pubblici senza controllo ma piuttosto occorre prevedere dei contributi mirati per chi ha davvero bisogno di migliorare la qualità della vita e non può sostenere interventi edilizi di questa portata. Riteniamo altresì necessario e opportuno – conclude – che quando si parla di efficientamento energetico per le abitazioni si tenga anche conto della Regione in cui si vive ed il clima che caratterizza quella Regione perché è chiaro che in Sicilia le esigenze sono diverse rispetto a quella delle Lombardia e quindi si potrebbe puntare, per esempio, sul solare e magari privilegiare altre forme che sono compatibili con le nostre particolari condizioni climatiche”