Siamo consapevoli che rispetto agli innumerevoli e gravissimi problemi che attanagliano la nostra città fra i quali, per citarne alcuni, il dissesto finanziario del Comune e l’assenza dopo un circa un triennio del piano di riequilibrio , lo stadio, la gestione del servizio idrico e il rapporto debitorio con AICA a cui si aggiungano le ingenti perdite d’acqua causate dalla rotture della conduttura idrica, la gestione dei rifiuti, la gestione del personale e la carenza strutturale del personale che causa disagi e disservizi ai cittadini ecc, ecc. discutere dell’intitolazione di una Via-strada appare come l’ultima delle questioni da affrontare.
Per queste ragioni, ribadiamo che Fratelli d’Italia di Canicattì è impegnata a costruire una valida alternativa all’attuale amministrazione Comunale condividendo un progetto di profondo cambiamento con le forze sociali, i movimenti, le associazioni, le forze politiche che intendano aderire.
Tuttavia essendo stati chiamati in causa sull’argomento dal Circolo del P.D. di Canicattì riteniamo evidenziare sul merito della questione quanto segue :
Sergio Ramelli era uno studente di appena 18 anni che ebbe la sventura di scrivere un tema sulle Brigate Rosse a tutti note per gli efferati delitti compiuti contro rappresentanti delle Istituzioni al fine di sovvertire l’ordine pubblico .
Sergio era un bravo ragazzo non era un’estremista che ha pagato con la vita la sua libertà di pensiero e di coscienza.
La nostra mozione che risponde ad un’indicazione del partito a livello nazionale vuole ricordare una vittima innocente dell’odio ideologico che indistintamente ha spezzato tante vite umane.
Confidiamo nella libera coscienza dei consiglieri comunali che approvando la mozione per intitolare una strada a Sergio Ramelli desiderano dare un segnale di pacificazione con una fra le pagine più buie della storia contemporanea d’Italia.
L’occasione è opportuna per chiedere altresì all’Amministrazione comunale di avviare l’iter procedurale per cancellare finalmente dalla toponomastica la Via intitolata al comunista Tito responsabile della pulizia etnica….un vero e proprio sterminio di massa di decine di migliaia di italiani fra i quali anche dei nostri concittadini legati e gettati vivi nelle foibe e che subirono le più ignobili atrocità solo perché italiani .
Il Presidente del Circolo Fratelli d’Italia Canicattì
Giancarlo Granata