person holding green white and red flagTrentacinque ambasciatori hanno recentemente sottoscritto un appello per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Un gesto che, pur rispettabile e in linea con i principi di autodeterminazione dei popoli, solleva una domanda cruciale: perché la comunità internazionale sembra dimenticare la legittima aspirazione all’autodeterminazione di altre realtà, come la Sicilia?


A nome del Movimento Sommatino Vince Emilio Manaò, intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle cancellerie europee una riflessione sulla disparità di trattamento e sulla necessità di una visione più equa e lungimirante.

Le Criticità del Riconoscimento dello Stato di Palestina:

Una Lezione per la Comunità Internazionale
Il processo di riconoscimento dello Stato di Palestina, sebbene animato da nobili intenti, si trova ad affrontare numerose e complesse criticità che ne rendono l’attuazione estremamente difficile e, in alcuni casi, controproducente senza una visione olistica.

Confini Contesi e Sicurezza:

La definizione dei confini è ancora oggetto di aspre dispute, rendendo il riconoscimento unilaterale un atto potenzialmente destabilizzante senza un accordo preventivo e duraturo tra le parti.

La questione della sicurezza di Israele, che si sente minacciata, rimane centrale e irrisolta.

Autorità Frammentate:

L’attuale frammentazione politica tra l’Autorità Palestinese in Cisgiordania e Hamas nella Striscia di Gaza complica enormemente la questione della rappresentatività e dell’effettiva capacità di un unico soggetto di governare l’intero territorio palestinese riconosciuto.

Capacità di Governare:

La sostenibilità economica e la capacità di auto-governarsi con istituzioni solide e democratiche sono aspetti fondamentali che spesso vengono sottovalutati in processi di riconoscimento affrettati.

Senza infrastrutture solide e una chiara visione di governance, un riconoscimento rischia di essere meramente simbolico.

Rischio di Ulteriore Instabilità:

Un riconoscimento senza un piano di pace complessivo e accettato da tutte le parti potrebbe, paradossalmente, aumentare le tensioni e i conflitti anziché risolverli.

Queste criticità evidenziano come il riconoscimento di uno Stato sia un processo delicato che richiede mica solo volontà politica, ma anche una profonda analisi delle condizioni sul campo e la garanzia di stabilità futura.

La Resilienza Siciliana: Il Diritto ad una Sicilia Forte, Indipendente e Riconosciuta

Mentre gli occhi del mondo si volgono al Medio Oriente, la Sicilia – cuore pulsante del Mediterraneo, crocevia di culture millenarie e terra di una storia millenaria di autonomia e identità – continua a lottare per il pieno riconoscimento della sua unicità e del suo potenziale.
La nostra isola, con la sua ricchezza culturale, le sue risorse naturali e la sua posizione geostrategica, ha tutte le carte in regola per essere un polo di stabilità e prosperità nel Mediterraneo.

È tempo di esaltare la resilienza del popolo siciliano, la sua capacità di superare le avversità e di guardare al futuro con determinazione.

La Sicilia per essere chiari nessuna carità chiede, ma ritiene doveroso il riconoscimento del suo inalienabile diritto all’autodeterminazione, un diritto che le consentirebbe di esprimere appieno il proprio potenziale economico, sociale e culturale.

Immaginiamo una Sicilia forte, giammai più zavorra di logiche centraliste, ma motore propulsore di sviluppo per l’intera regione mediterranea.

Una Sicilia indipendente nelle sue scelte strategiche, capace di valorizzare le sue eccellenze e di attrarre investimenti, creando opportunità per i suoi giovani e per le future generazioni.

Una Sicilia riconosciuta dalla comunità internazionale mica solo per il suo patrimonio storico e paesaggistico, ma anche e soprattutto come attore geopolitico di primo piano, capace di contribuire alla pace e alla cooperazione internazionale.

Il Movimento Sommatino Vince crede fermamente che il riconoscimento della Sicilia come entità autonoma e pienamente riconosciuta nel consesso delle nazioni nulla abbia a che vedere con un’utopia, ma invece con un obiettivo raggiungibile e necessario per il bene dei siciliani e per la stabilità del Mediterraneo.

Chiediamo agli ambasciatori e ai leader mondiali di ampliare la loro visione:

il principio di autodeterminazione per nulla può essere applicato a senso unico.

È tempo che anche la voce della Sicilia sia ascoltata, e che il suo legittimo desiderio di autonomia e riconoscimento sia preso in seria considerazione.

La Sicilia per nulla si arrende, e il Movimento Sommatino Vince continuerà a battersi per una terra che merita di essere protagonista del proprio destino.

Emilio Manaò
Leader del Movimento Sommatino Vince