A Naro il Partito Democratico mostra le sue crepe più profonde. Lillo Licata e Ginevra Fabbrica, consiglieri PD, sostengono la giunta tecnica come unica via per affrontare la crisi dell’amministrazione Dalacchi. Una scelta pragmatica, secondo loro, ma che va in direzione opposta rispetto alla linea del partito.

Argirò resiste, Licata si dimette: le scelte che dividono
Mentre Licata ha lasciato prontamente la carica esecutiva, Giuseppe Argirò, unico assessore rimasto in carica, resta saldo al suo posto. Una decisione che alimenta il dibattito interno e mette a nudo le tensioni nel partito.


Schembri contro tutti: “Serve una giunta di salute pubblica”
Stefano Schembri, segretario del PD di Naro, non usa mezzi termini: il partito deve promuovere una giunta politica “di salute pubblica”, coinvolgendo tutte le forze locali.

“L’obiettivo è lavorare per il bene comune e far ritrovare fiducia nelle istituzioni”, dichiara Schembri, aggiungendo che la comunità non può più assistere a giochi politici personali.

Sconfessione aperta: i consiglieri non rappresentano il partito
Il segretario attacca duramente:

“Alcuni consiglieri operano in totale autonomia, ignorando il circolo del partito. Non rappresentano la comunità democratica ma un’idea di partito legata ai deputati.”

Una vera e propria sconfessione formale, che segna un punto di non ritorno tra segreteria e gruppo consiliare.

Il partito locale appare diviso: la segreteria, vicina alla deputata nazionale Giovanna Iacono, è guidata da Schembri con il sostegno di Lillo Cammilleri, Fabio Schembri e Maria Todaro. Dall’altra parte, il gruppo consiliare fa capo a Licata e Fabbrica, vicino al deputato regionale Michele Catanzaro.

Le divergenze interne non riguardano solo strategie politiche: influenzano direttamente la gestione della città. La crisi dell’amministrazione comunale, già lunga e complessa, rischia di aggravarsi, lasciando Naro sempre più in un clima di incertezza totale.