Ricomincia la scuola ma rischiano di non partire i corsi di formazione dell’obbligo ovvero quei corsi che sostituiscono l’assolvimento proprio dell’obbligo scolastico fino ai 14 anni di età. E a dieci giorni dall’avvio delle lezioni della scuola scoppia la polemica con gli enti di fatto esclusi dalle graduatori che minacciano ricorsi al Tar.
La polemica la lancia Federterziario, organizzazione datoriale del settore della formazione professionale in Sicilia, che parla di “esclusione di decine di enti dalle graduatorie delle annualità 2025/2026 da parte della Regione Siciliana”
Nulla posta negati per il trasferimento degli studenti
“Decine di enti di formazione professionale – dicono i rappresentati degli enti – sono stati ingiustamente esclusi, non per carenze progettuali o mancanza di requisiti, ma per il solo fatto che alcune scuole statali hanno rifiutato illegittimamente di rilasciare i nulla osta richiesti dai genitori per il trasferimento dei propri figli nei percorsi di istruzione e formazione professionale. La Regione, anziché tutelare le famiglie e garantire la libera scelta educativa sancita dalla Costituzione e dalla legge regionale 23/2009, ha scelto di legittimare tale abuso, penalizzando gli enti e, soprattutto, centinaia di studenti che si vedono negata la possibilità di assolvere all’obbligo di istruzione e formazione nei percorsi prescelti”.
Enti contro l’Avviso pubblico della Regione
Quindi, l’organizzazione prosegue: “Per la prima volta in Sicilia, questa previsione, cioè la subordinazione dell’ammissione a finanziamento al possesso del nulla osta, è stata inserita all’interno di un avviso pubblico. Una scelta grave e senza precedenti che solleva interrogativi inquietanti: chi l’ha suggerita? Qual è la vera motivazione? Cui prodest? Questo comportamento è grave e inaccettabile perché calpesta il diritto allo studio e la libertà di scelta delle famiglie, compromette la continuità didattica di centinaia di allievi, scarica sugli enti di formazione le conseguenze di un atto illegittimo compiuto da altri soggetti cioè le scuole statali, mette a rischio la stabilità occupazionale di migliaia di operatori del sistema, che vedranno svanire il proprio lavoro a causa di un meccanismo ingiusto e arbitrario”.
La Regione commetterebbe un “abuso istituzionale”
Federterziario denuncia pubblicamente “una situazione che configura un vero e proprio abuso istituzionale, con effetti devastanti sulla tenuta del sistema formativo siciliano, sul futuro dei giovani e sull’occupazione di moltissimi lavoratori”.
Chiede quindi “l’immediata revisione delle graduatorie e il reintegro degli enti esclusi a causa della mancata trasmissione dei nulla osta, un atto chiaro dell’assessorato regionale che ribadisca il carattere obbligatorio e dovuto del nulla osta, impedendo alle scuole di ostacolare le famiglie, un intervento urgente dell’Ufficio scolastico regionale e delle Autorità di controllo per accertare le responsabilità dei dirigenti scolastici che hanno violato la legge. Se non vi sarà un intervento immediato – proseguono – il settore della formazione professionale siciliana sarà costretto a dare vita ad azioni di mobilitazione pubblica e legale, a difesa non solo dei diritti degli studenti e delle famiglie, ma anche della tutela occupazionale di migliaia di lavoratori”.
La replica della Regione
“Gli uffici della Regione Siciliana sono al lavoro per consentire che i corsi di Istruzione e formazione professionale per l’assolvimento dell’obbligo scolastico possano partire il prossimo 15 settembre, quando tutti studenti degli istituti scolastici della Sicilia rientreranno in classe per l’avvio del nuovo anno scolastico” precisa con una nota il dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio.
“Proprio oggi (ieri ndr), è stata pubblicata nel sito istituzionale della Regione la graduatoria provvisoria dei corsi Iefp per l’assolvimento dell’obbligo scolastico” precisa l’amministrazione.
“I corsi ammessi sono stati 263, di cui 23 con riserva, 2 gli esclusi. Per quelli ammessi con riserva è stato previsto che entro 7 giorni gli enti potranno presentare i nulla osta rilasciati dalle scuole ai ragazzi, come stabilito dal bando della Regione, che ha avuto il plauso di tutte le organizzazioni datoriali”.
Rilascio dei nulla osta avverrà adesso, dopo la pubblicazione degli elenchi
“Inoltre, come concordato ufficialmente con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e comunicato a suo tempo a tutti i dirigenti scolastici – specifica il dipartimento regionale – i presidi potranno certamente provvedere, a seguito della pubblicazione di questi primi elenchi, al rilascio degli ultimi nulla osta”.