
Attraverso dei volantini e un’interrogazione consiliare abbiamo chiesto conto di una situazione che sta a cuore a tutti i cittadini di Campobello di Licata: cosa ne sarà della gestione dei rifiuti e quali ricadute ci saranno sul costo della bolletta TARI?
Avremmo potuto puntare il dito sulle isole ecologiche di prossimità spesso indecorose, sulla raccolta differenziata che arranca, sui costi che restano alti nonostante tutto. Ma abbiamo scelto di non farlo. Volevamo solo capire, da cittadini prima ancora che da consiglieri, quali sono i passaggi successivi.
La risposta del Sindaco? Uno sguardo fisso nello specchietto retrovisore: la colpa è sempre del passato. Peccato che di quel passato lui sia stato protagonista per 12 anni, in alcuni dei quali con ruoli di primo piano. È facile puntare il dito contro ieri quando si è al comando oggi. Molto più difficile assumersi la responsabilità di risolvere i problemi attuali.
Noi, però, non ci arrendiamo alla logica dello scaricabarile.
Più di un mese fa abbiamo presentato una proposta concreta: modificare il regolamento TARI eliminando l’obbligo di fideiussione per chi ha debiti superiori a 4.000 euro e vuole rateizzare. Un aiuto reale per tante famiglie che desiderano mettersi in regola ma non riescono a trovare garanzie bancarie o assicurative impossibili da ottenere.
Un piccolo cambiamento, a costo zero per il Comune, che se non viene approvato entro il 31 dicembre 2025 resterà inapplicato per tutto il 2026.
Ad oggi? Nessuna discussione, nessun accenno, silenzio totale.
Ci viene un dubbio: è stata ignorata soltanto perché l’ha proposta il PD?
Se fosse così, sarebbe un fatto grave. Un Sindaco dovrebbe valutare le idee per il bene che portano ai cittadini, non per il colore politico di chi le avanza.
Noi continuiamo a guardare avanti.
Lasciamo agli altri la nostalgia del passato e la comodità delle scuse.
I campobellesi meritano chiarezza, soluzioni e rispetto.
E noi non smetteremo di pretenderli.

















