“Sono stato chiamato a occuparmi di Sicilia, lo sto facendo con grandissimo sforzo, con grandissima forza di volontà, perchè ci vuole forte volontà, oltre che forze fisiche e mentali: è un sistema diverso rispetto a quello col quale abbiamo convissuto ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non voglio fare propaganda, ma crescono i dati economici, il rating, le entrate: se c’è qualcosa che in questo momento non manca, sono le risorse finanziarie. Il tema è poi trasformarle in possibilità di spenderle. C’è un sistema farraginoso, amministrativo anche a volte parlamentare, che rende più complicata la possibilità di mettere liquidità. Ci stiamo lavorando”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, questa mattina in occasione dello scambio degli auguri di Natale all’Astoria Palace di Palermo. “Prometto che nel giro di qualche anno la Sicilia non solo continuerà a crescere ma continuerà a diventare sempre di più un punto di riferimento di tutti gli investitori nazionali e internazionali, diventerà un terreno fertile per la crescita economica, imprenditoriale, finanziaria – ha aggiunto -. E non dimenticherà mai gli ultimi, i deboli, a cui questo Governo sta cercando di dare una mano con l’assegno di povertà e altro”.
“La manovra che faremo a luglio, a settembre, sarà una manovra senza precedenti: ogni tanto penso a questo appuntamento di luglio e a volte non ci dormo. Chiederò consigli ovviamente perché non sono un economista, mi avvarrò di consulenti a titolo gratuito. Vi prometto che questa scommessa non sarà persa”, ha sottolineato. “Il mio obiettivo è uno: migliorare la Sicilia, non cambiarla. Fare in modo che i nostri ragazzi tornino a lavorare, con South Working, misura che ho fortemente voluto, cerchiamo di fermare l’emorragia dei nostri giovani che vanno via – ha aggiunto -. Abbiamo i conti in regola, siamo credibili anche davanti alle società di rating, che non guardano in faccia nessuno. Abbiamo una liquidità di 11 miliardi di euro, abbiamo azzerato il disavanzo, abbiamo un avanzo di 2,4 miliardi di euro che l’anno prossimo speriamo che la Corte dei Conti ci liberi per realizzare non dispersioni, non laghetti o fiumiciattoli”.
“Io – ha ribadito Schifani – ho in mente 4-5 grosse misure che possano dare la spinta ai temi che mi sono dato: sociale, povertà, investimenti, crescita, emergenze, ma principalmente lavoro per i giovani, lavoro per tutti noi. Questo sarà il faro. E non guarderò in faccia nessuno”.

















