Davanti ad un folto pubblico accorso al campetto comunale “Tre Torri” di Campobello di Licata, si è concluso il III° torneo di calcio a 5 femminile “CALCIOINROSA CUP”, organizzato dall’Atletico Campobello C5 con la collaborazione dell’ACSI Comitato Provinciale di Agrigento, della Tre Torri Eventi e con il patrocinio del Comune di Campobello di Licata. Quattro quest’anno le squadre partecipanti: Sport Club Delia, Virtus Favara, Santa Sofia Licata e Atletico Campobello C5. Ad alzare la coppa del primo posto sono state le ragazze del Virtus Favara che hanno battuto in finale il Santa Sofia Licata con il punteggio di 5 a 2. Una finale di grande spessore tecnico ed agonistico, dove le ragazze hanno dato il meglio di loro stesse facendo vedere del bel calcio. Un vero piacere vederle giocare a detta del numeroso pubblico che ha preso parte alla manifestazione. La manifestazione ha evidenziato oltre alle capacità tecniche anche l’entusiasmo delle ragazze che, al di là dei risultati sul campo, hanno mostrato un vivo interesse per questo sport, abbattendo i confini territoriali e rivelandosi alla fine della giornata un unico grande gruppo con la passione per il futsal. “Ancora una volta l’Atletico Campobello C5, dichiara il direttore generale Sebastiano Caizza – per il terzo anno consecutivo porta il calcio a 5 femminile regionale a Campobello di Licata. Ieri sera abbiamo assistito ad un bel calcio a 5, con grande fair play da parte di tutte le squadre partecipanti. Siamo contenti della riuscita della manifestazione e di come il pubblico, accorso numeroso allo stadio “Tre Torri”, abbia apprezzato le gesta atletiche delle ragazze. Tutto questo – continua Sebastiano Caizza – per noi è motivo di grande orgoglio e di gratificazione per tutto il lavoro e l’impegno che per ogni evento questa dirigenza mette. Il nostro obiettivo – dichiara Sebastiano Caizza – era quello di promuovere lo sport femminile, nella fattispecie il calcio a 5, e soprattutto permettere alla città di Campobello di Licata di conoscere questa realtà e penso che ci siamo riusciti.

Giovanni Blanda