Si è concluso, presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il processo nei confronti di un carrozziere canicattinese ed esercizio abusivo della professione. Il giudice monocratico di Canicattì, Luca D’Addario, ha emesso la sentenza di condanna a quattro mesi di reclusione più 1.850 euro di ammenda nei confronti di M.R. di 32 anni. L’avvocato di fiducia, prima dell’inizio dell’udienza, ha avanzato richiesta di patteggiamento ottenendo in tal modo i benefici previsti dalla legge. I fatti si riferiscono al maggio del 2007. L’imputato, in qualità di esercente di fatto di un’attività di autocarrozzeria, sita alla periferia sud di Canicattì, smaltiva senza autorizzazione rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti come materiale di verniciatura e scrostatura e parti di auto destinate alla demolizione. L’uomo inoltre, avrebbe esercitato la sua attività senza essere in possesso delle licenze necessarie. In particolare, una cabina di verniciatura che si trovava all’interno dell’officina non sarebbe stata a norma. A seguito d alcuni controlli, le forze dell’ordine scoprirono le irregolarità e denunciarono l’uomo per i reati sopra citati. La documentazione fu inviata alla competente procura della repubblica di Agrigento che successivamente ha provveduto ad aprire un fascicolo giudiziario nei confronti del carrozziere canicattinese. Il giudice D’Addario, preso atto della richiesta avanzata dal legale di fiducia, ha emesso il dispositivo contenente la sentenza di condanna scontata di un terzo della pena.